Tyson vs Paul, lo YouTuber senza freni sulle accuse: «Stupidi cogl**ni»
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Tyson vs Paul, lo YouTuber senza freni sulle accuse: «Stupidi cogl**ni»

Dopo la risposta degli organizzatori, Jake Paul ha deciso di dire la sua sulle illazioni circa il presunto incontro pilotato con Mike Tyson

Tyson vs Paul, lo YouTuber senza freni sulle accuse: «Stupidi cogl**ni»

Dopo la risposta degli organizzatori, Jake Paul ha deciso di dire la sua sulle illazioni circa il presunto incontro pilotato con Mike Tyson

Mike Tyson sul ring con Jake Paul

Non si placano le polemiche che hanno investito gli organizzatori dell’incontro Jake Paul vs Mike Tyson, l’attesissimo incontro andato in scena nella notte tra il 15 e il 16 novembre. Come sappiamo, l’evento targato Netflix, primo match sportivo trasmesso in diretta streaming in tutto il mondo, ha visto l’ex youtuber 27enne prevalere ai punti per decisione unanime contro l’ex campione del mondo de pesi massimi, ora 58enne. Tuttavia all’indomani si sono sollevate parecchie voci secondo le quali l’incontro sarebbe stato nulla più che una farsa.

Nelle ultime ore, per rispondere alle varie insinuazioni ed illazioni emerse e ribadite a gran voce nell’ultima settimana, è arrivata la risposta di Most Valuable Promotions, la società di promozione di eventi sportivi creata dallo stesso Jake Paul, per bocca del suo Presidente, il quale ha dichiarato quanto segue:

«In seguito alla grande circolazione di affermazioni sbagliate e infondate che minano l’integrità dell’evento Paul vs. Tyson, Most Valuable Promotions (MVP) vorrebbe chiarire i fatti riguardanti gli accordi contrattuali e la natura dell’incontro. Truccare un match di pugilato professionistico è un crimine federale negli U.S.A.. Paul vs. Tyson era un match professionale approvato dal Texas Department of Licensing and Regulations (TDLR). Entrambi i combattenti in buona fede hanno conseguito al meglio delle loro capacità con l’obiettivo di vincere l’incontro. Non c’erano assolutamente restrizioni – contrattuali o di altro tipo – intorno a qualsiasi combattente. Ogni pugile era in grado di usare tutto il suo arsenale per vincere l’incontro. Qualsiasi accordo contrario violerebbe le regole del TDLR.»

«Trash talk e speculazioni del genere sono comuni negli sport da combattimento, e gli atleti e i promotori devono tollerare commenti insensati, battute e opinioni divisive. Ma suggerire qualcosa di diverso dal pieno sforzo da parte di questi combattenti non è solo ingenuo, ma un insulto al lavoro che hanno profuso nel loro mestiere e allo stesso sport. È ulteriormente illogico e sciocco che MVP, al debutto di una partnership a lungo termine con la più grande streamer del mondo – un’organizzazione che ha fatto il suo esordio assoluto in diretta negli sport professionali con Paul vs. Tyson – potesse anche solo considerare una tale perversa violazione delle regole della concorrenza.»

Insomma, secondo gli organizzatori l’incontro si sarebbe quindi svolto nel totale ed assoluto impegno di due atleti sul ring, affrontatisi per otto round della durata di due minuti. Tuttavia, oltre alla risposta ufficiale è arrivata anche quella dello stesso Jake Paul il quale, durante la sua ultima partecipazione al podcast del fratello Logan, ha così commentato le accuse:

«La gente è tipo “Oh, è pilotato perché lui gli fissa i guantoni ma lui È perché qualcuno mi sta restituendo dei pugni, voi stupidi cogl**ni! Non si rendono conto della mia potenza, della mia velocità, della mia agilità, e del mio gioco di gambe che ho dovuto usare per non incassare quei colpi. […] Era difficile da colpire. Era sfuggente. Ho mandato a vuoto un sacco di pugni. Non so come fa a passare da una parte all’altra in quel modo

Insomma, lo youtuber sembra voler rassicurare a tutti i costi il pubblico sulla spontaneità del suo scontro con Mike Tyson. Al netto delle sue parole, tuttavia i dubbi continuano a persistere nella mente dei fan che hanno assistito al match.

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: Christian Petersen / Getty Images

Fonte: Variety

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