Zack Snyder ormai è come il tartufo: o lo si ama, o lo si odia. I suoi fan difendono a spada tratta il suo stile, ma non mancano i detrattori specie dopo gli ultimi due Rebel Moon usciti su Netflix tra fine 2023 e inizio 2024. A volte è solo questione di gusto personale, ma c’è chi ha provato a metterci un po’ di oggettività commentando alcuni aspetti tecnici di uno dei suoi film più famosi e insieme poco apprezzati.
Non parliamo di 300, ancora oggi a tutti gli effetti un cult, ma del sequel 300: L’alba di un impero, uscito nel 2014 e decisamente meno apprezzato del precedente. Diretto da Noam Murro ma scritto e prodotto da Snyder, Sullivan Stapleton e Eva Green hanno preso il posto di Gerard Butler, per raccontare le battaglie di Capo Artemisio e di Salamina, che si sono svolte in un periodo di tempo vicinissimo a quella più famosa delle Termopoli. Ha incassato 337 milioni di dollari in tutto il mondo, ma non è particolarmente amato neppure dai fan.
Uno storico, tale Roel Konijnendijk, ha però voluto approfondire la rappresentazione delle battaglie nel sequel prodotto da Zack Snyder in un video girato per Insider e ha trovato diversi gravi problemi nel film. Si contestano scene come quella in cui i soldati corrono per circa un miglio con indosso armature complete, ma anche l’idea stessa che gli Ateniesi abbiano vinto la battaglia di Maratona grazie a una tattica improvvisa, ma le cose non sono proprio andate così: gli Ateniesi non attaccarono subito dopo lo sbarco, ma si accamparono di fronte all’esercito persiano e lì rimasero per circa 10 giorni.
300: L’alba di un impero presenterebbe poi altri problemi: «Ha un modo bizzarro di rappresentare l’equipaggiamento greco. Sappiamo benissimo che tipo di equipaggiamento avrebbero portato perché continuavano a raffigurarlo in tutta la loro arte e, soprattutto dopo questa vittoria, erano molto orgogliosi di raffigurare se stessi nel modo in cui apparivano e di raffigurare i Persiani nel modo in cui erano stati sconfitti. Hanno scudi con piccoli capi, che sono sbagliati. Le spade sono accurate, ma poi si vedono asce a doppia testa. Hanno ogni sorta di armi a caso che non trovano assolutamente posto nella Grecia classica».
I Greci, specifica lo storico, avevano lance pesanti, scudi a doppia impugnatura, lance lunghe, armature pesanti, mentre i Persiani sembrano portare la khopesh, che è una spada egiziana. Gli egiziani erano una parte importante della marina persiana, quindi è possibile che a bordo ci fossero dei soldati egiziani che portavano questo tipo di armi, ma «se era un esercito persiano, perché portano armi egiziane?».
La conclusione è molto severa: «Tutto ciò che vedete qui è pura fantasia, quindi gli darei un 2 – ha detto del film curato da Zack Snyder, prima di aggiungere – Una cosa che gli riconosco è che la portata della violenza che si scatena in questa battaglia è qualcosa che i Greci stessi volevano già trasmettere. Vogliono farci capire che si tratta di una cosa enorme».
Cosa ne pensate? Questi dettagli hanno davvero rovinato il film dal punto di vista storico, oppure non importa perchè (Ridley Scott docet) un film è solo un film e la verità storica non deve interessare per niente? Diteci la vostra nei commenti.
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Fonte: Insider
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