Tim Burton è senza ombra di dubbio uno dei cineasti più affermati del panorama, ma chi si aspettava che i suoi film fossero addirittura usati per scopi scientifici?
Infatti, secondo quanto rivelato da CinemaBlend, i neuroscienziati dell’Università di Aalto, in Finlandia, hanno condotto una ricerca usando Alice in Wonderland. La finalità? Identificare i primi stadi della psicosi, malattia mentale che impedisce al cervello di distinguere tra realtà e immaginazione.
Nel farlo, gli esperti hanno mostrato la pellicola a diversi gruppi di persone. Esaminando le loro reazioni cerebrali tramite un complicato algoritmo, i ricercatori promettono di riuscire a individuare, con l’80% di accuratezza, le persone inclini alla psicosi.
Tuttora in corso, lo studio proseguirà per definire al meglio i propri esperimenti, in modo da riuscire a trovare, infine, uno strumento di prevenzione nei confronti della drammatica malattia.
Insomma, una nuova vittoria indiretta per Tim Burton!
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Fonte: CinemaBlend
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