Un inganno di troppo, la serie Netflix più discussa del momento, ha debuttato l’1 gennaio 2024 sulla piattaforma di streaming on demand e da quel momento il suo successo è stato immediato e crescente, tanto che il serial a tinte thriller e mystery figura ancora in cima alla classifica delle serie più viste sulla piattaforma di streaming on demand.
La serie, tratta dal best seller omonimo di Harlan Coben, lavora molto bene sui colpi di scena, ma ciò che ha più ossessionato gli spettatori degli episodi usciti su Netflix è senz’altro il finale, a dir poco inatteso e spiazzante per il mondo in cui si è consumato.
Nell’epilogo dello show, infatti, a compimento degli 8 episodi complessivi di circa 50 minuti ciascuno, come se non avessimo avuto abbastanza tensione da accumulare fino a quel momento anche in virtù dei tanti Cliffhanger posti alla fine delle puntate, si dipana il bandolo della matassa per quel che riguarda Maya, interpretata da Michelle Keegan, reduce dal lutto per la perdita di sua sorella Claire e costretta anche a fronteggiare gli strascichi della tragica morte del marito Joe, che ha il volto di Richard Aritage.
SEGUONO SPOILER SU UN INGANNO DI TROPPO
Se nei primi episodi Maya vedeva Joe nel baby monitor che usava per monitore la figlioletta, alla fine scopriamo che era stato proprio Joe a uccidere Claire, dopo che quest’ultima era venuta a sapere dei crimini da lui commessi, arrivando a sospettarlo tantissimo e a svolgere indagini sulla famiglia di lui, i Burkett, e sulla loro azienda farmaceutica.
A condire il tutto e a rendere l’insieme ancora più fatale anche una falsificazione proprio di test farmaceutici, tanto per non farsi mancare nulla in termini di corruzione, che aveva indotto a dipendenze fatali – in certi casi mortali – tanti pazienti, sulla falsariga della crisi degli oppiacei della famiglia Sackler e delle recenti problematiche negli Stati Uniti riconducibili alla larga diffusione del sempre più letale fentanyl.
Per scoprire il destino finale di Maya, che qui vi tacciamo per non spoilerare ulteriormente la serie a coloro che volessero vederla e non l’avessero ancora visionata, non vi resta che concludere la visione della serie Un inganno di troppo (alla fine dello show, tra l’altro, un flash forward di 8 anni ci mostrerà l’ulteriore epilogo del serial, mentre abbiamo lasciato avvolto nel mistero, in questa sede, anche l’intrigo relativo al video, altro nodo cruciale di quest’architettura narrativa piena di incastri e intarsi).
Con 37 milioni di visualizzazioni, la serie, intitolata Fool Me Once in lingua originale, è arrivata in pochissimo tempo in cima ai titoli più visti di Netflix, battendo persino la concorrenza di Berlino, spin-off del franchise La casa di carta. Con Michelle Keegan, Richard Armitage e Joanna Lumley, racconta la storia di Maya Stern, una donna che sta cercando di superare il trauma del brutale assassino di suo marito Joe. Fino a quando lui non ricompare misteriosamente…
Un grandissimo successo, dunque, eppure non un fenomeno isolato. Sì, perché Un inganno di troppo fa parte di un filone che Netflix sta portando avanti da diversi anni, ovvero quello degli adattamenti del romanziere americano Harlan Coben. Nel 2018, l’autore da oltre 60 milioni di copie ha infatti firmato un contratto esclusivo con lo streamer che prevede la trasposizione di ben 14 dei suoi thriller, quasi tutti incentrati su misteri e omicidi rimasti irrisolti, oppure eventi del passato che tornano prepotentemente, portando a scioccanti rivelazioni e colpi di scena.