Non importa che si tratti di calcio, box o pallacanestro: se i big dello sport diventano idoli di intere generazioni un biopic sulle loro gesta è assicurato. Dopo il pibe de oro, raccontato in Maradona by Kusturica (di scena ieri al Festival di Cannes), sarà la volta di uno cui la definizione di big calza a pennello. La leggenda dell’NBA Michael Jordan, come riporta Variety, sarà infatti al centro di un documentario firmato da Spike Lee. Impresa non da poco se si considera che l’ex cestista dei Chicago Bulls ha alle spalle una lunga e prolifica carriera ed è da molti considerato “il più credibile aspirante al titolo di miglior atleta di tutti i tempi”. Battezzato con amichevoli e reverenziali soprannomi, sempre riferiti alla sua agilità sul campo, come Air (aria), in primis, His Airness (“Sua Ariezza”) e Jesus in Sneakers (“Gesù in scarpette da ginnastica”), Jordan vanta un lungo elenco di titoli e primati che Spike Lee dovrà riuscire a riepilogare nel suo lungometraggio. A comporre il tutto contibuiranno anche riprese inedite realizzate durante gli ultimi due anni della carriera di Jordan (2002-2003) dalle telecamere dell’NBA, che cofinanzierà il progetto insieme alla Forty Acres & a Mule Filmworks di Lee. Non è la prima volta che Jordan collabora con il regista: i due avevano già realizzato insieme degli spot televisivi per la Nike. Ma prima di rivedere la sagoma della tipica schiacciata a gambe divaricate, divenuta poi il marchio commerciale delle linee di abbigliamento a lui dedicate, dovremo aspettare la conclusione della lavorazione del film che il regista ha girato quest’anno proprio nel nostro Paese, tra la Toscana e Cinecittà. Un promo di otto minuti di Miracolo a Sant’Anna, che racconterà la strage consumata dalle SS dopo la Guerra in un paesino dell’Alta Versilia, è stato presentato proprio in questi giorni al Festival di Cannes, dove il regista spera – ha già ammesso – di tornare l’anno prossimo per una première in compagnia del mito del basket maglia numero 23.
Al.Za.
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