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Un salto all’Avana con Brignano e Pannofino

Si parte tutti per Cuba insieme ai "fratelli diversi" Enrico Brignano e Francesco Pannofino e all'esordiente Aurora Cossio che con la sua caliente Almadedios "vuole farci tutti innamorare"

Un salto all’Avana con Brignano e Pannofino

Si parte tutti per Cuba insieme ai "fratelli diversi" Enrico Brignano e Francesco Pannofino e all'esordiente Aurora Cossio che con la sua caliente Almadedios "vuole farci tutti innamorare"

L’invasione di commedie made in Italy, che negli ultimi tempi stanno affollando le nostre sale e risollevando le sorti del box office nostrano, non accenna ad arrestarsi. Mentre nei cinema sono ancora in programmazione e godono di ottima salute  Nessuno mi può giudicareC’è chi dice no e la new entry di settimana scorsa con protagonista Belèn Rodriguez ed Emilio Solfrizzi Se sei così ti dico sì, oggi arriva in sala anche Faccio un salto all’Avana, con protagonisti Enrico Brignano, Francesco Pannofino e l’esordiente Aurora Cossio, colombiana di origine e in Italia da quattro anni. Dietro l’obiettivo c’è Dario Baldi (finora regista soprattutto di documentari e videoclip) che, arruolato per questo progetto da Rodeo Drive e Medusa ha tentato di tenersi distante dal format “cinepanettoniano” (o, visto il periodo, “da cinecocomero”) per perseguire “un racconto vero e interessare il pubblico oltre che intrattenerlo”. «Spero da ottimista che diventi una nuova abitudine per il pubblico quella di voler  vedere storie e non solo prodotti che riempiono le domeniche», ha spiegato nel corso della conferenza stampa milanese il regista, «Anche il nostro è un film commercialissimo, lo sappiamo bene, però si inserisce nell’inversione dell’ultimo anno di tutte le commedie che non si basano più sulla volgarità, la parolaccia, il nudo».

La protagonista Aurora Cossio

E ineffetti il film riesce a discostarsi dalla deriva volgare delle commedie un po’ becere e tutte uguali senza “approfittare” mai troppo delle sue protagoniste femminili. A cominciare dalla graziosa Almadedios, giovane cubana che vive truffando i turisti approdati sull’isola con intenzioni poco nobili (li ammalia col suo fascino, li stordisce col rum e poi li ricatta con foto compromettenti), interpretata da Aurora Cossio che si augura di riuscire a toccare i cuori degli spettatori: «Ho cercato di avvicinarmi il più possibile alla realtà. Come modello ho preso un’amica cubana che mi ha permesso di osservarla da vicino. Per la lingua ho guardato film e imparato i loro modi di dire. Rispetto al mio accento colombiano quello cubano risulta più marcato e musicale. Col mio personaggio spero di farvi innamorare…». Missione tutt’altro che ardua e che nel film riesce alla perfezione con l’ingenuo Fedele Diotallevi, interpretato da Brignano, che, giunto a Cuba per rintracciare il fratello Vittorio (Pannofino), fintosi morto 6 anni prima, subirà tutto il suo fascino latino…

Da sinistra Francesco Pannofino, Isabelle Adriani, il regista Dario Baldi, Aurora Cossio e Grazia Schiavo

Per la prima volta sullo schermo la coppia Brignano-Pannofino ha avuto molta libertà d’azione sul set, come conferma il regista: «Quello che ha funzionato bene nel mio film è proprio il fatto che abbiamo lavorato liberi , senza il pensiero di dover fare bene i compiti che è un po’ il problema che hanno i giovani registi. Io mi ritengo fortunato perché ho potuto “rischiare” delle cose e il risultato ci ha ripagati: molte delle scene “improvvisate” infatti ora sono sullo schermo. Per questo ci tengo a lanciare questo messaggio: “se ci fosse meno politica del terrore e si lasciassero più liberi i professionisti avremmo film migliori e meno incastrati in certi meccanismi”».

Enrico  Brignano e Aurora Cossio in una scena del film

Nel cast anche tante donne che arricchiscono la storia con personaggi minori ma, in alcuni casi, davvero ben riusciti e divertenti. Su tutte la moglie isterica di Brignano, interpretata da Paola Minaccioni preda a “crisi isterico-ovulatorie” davvero spassose. Tra loro anche la misteriosa “donna bruna” interpretata da Isabelle Adriani che per il suo personaggio stile bond-girl si è ispirata alle ladre sexy del cartoon Occhi di gatto; la svampita segretaria Barbara (Grazia Schiavo) ex amante di Vittorio e decisa a tutto pur di ritrovare il suo perduto amor; e infine Annaclara (Virginia Raffaele) moglie abbandonata da Pannofino ormai schiava degli psicofarmaci e gli anti-depressivi che manda giù come caramelle.

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