Una grande star non ha dubbi, Kevin Spacey lo aveva preso di mira: «Avevo paura di lui»
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Una grande star non ha dubbi, Kevin Spacey lo aveva preso di mira: «Avevo paura di lui»

Un insospettabile attore è convinto che il collega, assolto da un'accusa di molestie sessuali, gli avesse "messo gli occhi addosso"

Una grande star non ha dubbi, Kevin Spacey lo aveva preso di mira: «Avevo paura di lui»

Un insospettabile attore è convinto che il collega, assolto da un'accusa di molestie sessuali, gli avesse "messo gli occhi addosso"

kevin spacey

Sono passati quasi due anni da quando Kevin Spacey è stato assolto dall’accusa di molestie sessuali mossagli contro da quattro uomini, ma il suo nome ancora oggi non è stato del tutto riabilitato. Lo dimostrano le dichiarazioni di una grande star del cinema, che in un’intervista ha ammesso di essersi sentito oggetto di scomode attenzioni da parte dell’attore due volte premio Oscar.

Il collega in questione è Guy Pearce, candidato all’Oscar come Miglior attore non protagonista per The Brutalist, film nel quale interpreta un personaggio che si rende a sua volta protagonista di atteggiamenti e atti che ricordano il caso di Kevin Spacey. Ricordando la collaborazione con lui in L.A. Confidential del 1997, ha ricordato con voce rotta come si fosse sentito, approfondendo alcune dichiarazioni rilasciate già nel 2018, quando definì Spacey un “toccaccione”.

In quell’occasione rilasciò poi un comunicato in cui specificava di non essere stato molestato sessualmente dal collega, ma di essersi sentito a disagio. Ora, parlando con The Hollywood Reporter, ha aggiunto: «Probabilmente ne sono stato vittima, in un certo senso, di certo non nella misura in cui altre persone sono state vittime di predatori sessuali». Sulle presunte avances ricevute sul set del film, ha aggiunto: «Avevo paura di Kevin perché è un uomo piuttosto aggressivo. È estremamente affascinante e brillante in quello che fa, davvero impressionante, ecc. Riesce a tenere in pugno una stanza in modo straordinario. Ma ero giovane e suscettibile e lui mi ha preso di mira, senza dubbio».

Guy Pearce ha poi aggiunto di essersi sentito sicuro solo quando sul set con loro c’era Simon Baker, «perché allora mi scaricava come una patata bollente e si concentrava su di lui, era dieci volte più carino di me». Di quell’esperienza è riuscito a parlarne solo dopo lo scoppio dello scandalo, quando a suo dire è scoppiato in lacrime e ha capito la gravità di quanto gli era successo: «Ero a Londra per lavorare a qualcosa, ho sentito la notizia [delle accuse a Kevin Spacey, ndr] e sono scoppiato a piangere, senza riuscire a fermarmi. Credo di essermi reso conto dell’impatto che aveva avuto la notizia e di come l’avessi ignorata e accantonata, o bloccata, o altro. È stata una sveglia davvero incredibile».

Kevin Spacey, ricordiamo, è stato assolto nel processo di Londra ma deve affrontare altre accuse di molestie. Nel frattempo è tornato a lavorare, ma lontano dai grandi riflettori. Grandi star come Sharon Stone e di recente Brian Cox si sono esposte in sua difesa, chiedendo in sostanza che ne venga riabilitato il nome.

Foto: Getty (Karwai Tang/WireImage)

Fonte: THR

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