telegram

Una poltrona per due è un film con scene offensive? Il regista del cult di Natale sbotta: «È oltraggioso»

A John Landis l'idea di modificare qualcosa dei vecchi film non va per niente a genio

Una poltrona per due è un film con scene offensive? Il regista del cult di Natale sbotta: «È oltraggioso»

A John Landis l'idea di modificare qualcosa dei vecchi film non va per niente a genio

una poltrona per due

Ci siamo, il momento che molti aspettavano da 364 giorni è finalmente arrivato: per il ventiseiesimo anno di fila, Italia 1 questa sera trasmetterà di nuovo Una poltrona per due, il film del 1983 diventato ormai a tutti gli effetti un assoluto cult di Natale. E questo nonostante la sensibilità del cinema e del pubblico, soprattutto in questi anni, sia cambiata parecchio.

Nel film di John Landis con protagonisti Dan Aykroyd, Eddie Murphy e Jamie Lee Curtis – del quale di recente si è parlato addirittura di un sequel – contiene infatti scene che per gli standard di oggi alcuni definiscono offensive. Il regista di tanti grandi classici come The Blues Brothers e Un lupo mannaro americano a Londra tuttavia non ne vuole sapere di modificare nulla del film che quest’anno 40 anni.

Durante un’intervista con Yahoo!, il diretto interessato ha definito «oltraggioso» il trend moderno di montare diversamente film che sono stati giudicati inappropriati o insensibili rispetto alla sensibilità moderna. «Ogni film è un prodotto del suo tempo – ha detto John Landis – Bisogna vederlo come tale».

Si è lanciato poi in un esempio, citando uno dei film più controversi della storia del cinema: «Nascita di una nazione è genuinamente offensivo, ci sono scene oltraggiose e imperdonabili, ma non si può dire che D.W. Griffith non sia degno di essere studiato». E ancora: «Quel tizio era un genio e ha cambiato tutto, ma il film è profondamente offensivo. Non si deve modificarlo però: faremmo meglio a vederlo».

Persino Una poltrona per due è stato tacciato di avere scene offensive al suo interno: alcune gag oggi sono finirebbero sotto l’ombrello del politicamente scorretto, comprese alcune che riguardano Jamie Lee Curtis, che interpreta una prostituta che aiuta l’altezzoso agente di scambio Louis Winthorpe III a risollevarsi dopo essere stato di fatto messo in mezzo ad una strada per una scommessa dei fratelli Duke.

Sotto accusa, in particolare, c’è la scena del cosiddetto “stupro del Gorilla”, che ha per protagonista il lacché dei Duke, Clarence. «Mi incuriosisce il fatto che le persone siano offese da quella scena – ha detto Landis – È ridicolo. Voglio dire: il fatto che un gorilla possa accettare un tizio con una maschera di gomma… la tuta che indossa è ridicola». Per questo, secondo lui, quella scena non può in nessun modo essere presa sul serio: «È una gag da cartone animato».

Landis ha poi svelato alcuni retroscena del classico di Natale che migliaia di persone rivedranno questa sera, la vigilia di Natale. Per esempio, sapevate che inizialmente i protagonisti dovevano essere Richard Pryor e Gene Wilder? «Questo prima che Richard si desse fuoco – ha ovviamente puntualizzato il regista – Cosa che ha messo un freno alla produzione». Poi, il progetto è ripartito, è stato preso a bordo Eddie Murphy e il resto è proverbiale storia.

Leggi anche: Una poltrona per due, Dan Aykroyd rinnega una celebre scena del film cult: «Oggi non la farei»

Foto: MovieStills

Fonte: Yahoo!

© RIPRODUZIONE RISERVATA