Una poltrona per due ora è un film offensivo? Il regista non ci sta: «È ridicolo»
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Una poltrona per due ora è un film offensivo? Il regista non ci sta: «È ridicolo»

Il grande giorno è arrivato, ma sul film del 1983 da tempo aleggiano delle nuvole nere sulle quali John Landis ha avuto qualcosa da dire

Una poltrona per due ora è un film offensivo? Il regista non ci sta: «È ridicolo»

Il grande giorno è arrivato, ma sul film del 1983 da tempo aleggiano delle nuvole nere sulle quali John Landis ha avuto qualcosa da dire

una poltrona per due

24 dicembre, Vigilia di Natale: è tempo di riguardare Una poltrona per due. Il bizzarro rito italiano delle Feste si ripete quest’anno, grazie di nuovo alla programmazione di Italia 1 che riproporrà il film del 1983 diventato ormai un assoluto cult di Natale. C’è però chi, in questi anni, ha sollevato qualche polemica e accusa nei confronti del film di John Landis, che non sarebbe più in linea con la sensibilità di oggi.

Una poltrona per due, secondo queste critiche, conterrebbe infatti scene che per gli standard di oggi alcuni definiscono offensive. Il regista di tanti grandi classici come The Blues Brothers e Un lupo mannaro americano a Londra tuttavia non vuole sentir parlare di modifiche al film con Dan Aykroyd, Eddie Murphy e Jamie Lee Curtis. Durante un’intervista con Yahoo!, il diretto interessato ha definito «oltraggioso» il trend moderno di montare diversamente film che sono stati giudicati inappropriati o insensibili rispetto alla sensibilità moderna. «Ogni film è un prodotto del suo tempo – ha detto John Landis – Bisogna vederlo come tale».

John Landis in quell’occasione ha fatto anche un esempio specifico, citando uno dei film più controversi della storia del cinema: «Nascita di una nazione è genuinamente offensivo, ci sono scene oltraggiose e imperdonabili, ma non si può dire che D.W. Griffith non sia degno di essere studiato». E ancora: «Quel tizio era un genio e ha cambiato tutto, ma il film è profondamente offensivo. Non si deve modificarlo però: faremmo meglio a vederlo».

Ma quali sono le scene di Una poltrona per due ritenute offensive: alcune gag oggi sono oggi giudicate politicamente scorrette, comprese alcune che riguardano Jamie Lee Curtis, che interpreta una prostituta che aiuta l’altezzoso agente di scambio Louis Winthorpe III a risollevarsi dopo essere stato di fatto messo in mezzo ad una strada per una scommessa dei fratelli Duke. Sotto accusa, in particolare, c’è la scena del cosiddetto “stupro del Gorilla”, che ha per protagonista il lacché dei Duke, Clarence. «Mi incuriosisce il fatto che le persone siano offese da quella scena – ha detto Landis – È ridicolo. Voglio dire: il fatto che un gorilla possa accettare un tizio con una maschera di gomma… la tuta che indossa è ridicola». Per questo, secondo lui, quella scena non può in nessun modo essere presa sul serio: «È una gag da cartone animato».

Cosa ne pensate? Siete d’accordo con la risposta del regista di Una poltrona per due? E siete pronti a rivederlo questa sera dopo (o durante) il cenone con amici o parenti? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.

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Fonte: Yahoo!

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