Una su tre, un documentraio contro la violenza sulle donne con Angela Finocchiaro
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Una su tre, un documentraio contro la violenza sulle donne con Angela Finocchiaro

È stato proiettato venerdì sera a Milano il documentario di Claudio Bozzatello, in cui si raccontano le tragiche esperienze di donne che hanno subìto violenza. Nel cast anche Ottavia Piccolo, Marina Rocco e Debora Villa

Una su tre, un documentraio contro la violenza sulle donne con Angela Finocchiaro

È stato proiettato venerdì sera a Milano il documentario di Claudio Bozzatello, in cui si raccontano le tragiche esperienze di donne che hanno subìto violenza. Nel cast anche Ottavia Piccolo, Marina Rocco e Debora Villa

In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne (che si è celebrata lo scorso venerdì 25 novembre) si è tenuta, al cinema Apollo di Milano, l’anteprima del documentario Una su tre, di cui vi avevamo annunciato il progetto qualche mese fa.
Prodotto da Minnie Ferrara & Associati e Cinerentola e diretto da Claudio Bozzatello (autore di corti, videoclip, programmi televisivi e del doc Foku che ha ottenuto riconoscimenti in diversi festival) il film esplora il drammatico tema della violenza che viene ancora troppo spesso perpetrata su mogli, fidanzate, amanti, compagne o ex; un viaggio doloroso ma necessario attraverso i racconti di chi queste esperienze le ha subite e che, soprattutto, ha avuto il coraggio di denunciarle.
Con grande pudore e sensibilità, il regista e gli autori (Antonio De Luca, Nerina Fiumanò, Michele Maggi e Stefano Villani) hanno deciso di non intervistare direttamente le vittime ma di far rivivere le loro tragice vicende attraverso i racconti di assistenti sociali, avvocati, ufficiali della Polizia Giudiziaria, psicoterapeuti e operatori del SVSeD (Sportello della Violenza Domestica Mangiagalli di Milano). Accanto a queste voci istituzionali (mai fredde o distaccate) si alzano poi quelle delle attrici Angela Finocchiaro, Ottavia Piccolo, Marina Rocco e Debora Villa che nel film interpretano donne le cui vite sono state lacerate da altri episodi di violenza, da uomini che le hanno picchiate e umiliate. «Angela, Ottavia, Marina e Debora, nonostante i loro numerosi impegni, hanno accettato subito di partecipare al progetto e si sono spese tutte in maniera meravigliosa. I loro nomi e la loro popolarità hanno aiutato il film ad avere maggiore visibilità, ma soprattutto hanno reso ancora più universale il messaggio. Anche in questo caso le donne hanno dimostrato una grande solidarietà tra loro», ha detto Nerina Fiumanò, una delle autrici del documentario.

Una su tre nasce da un lungo e dettagliato lavoro di documentazione: gli autori e il regista sono entrati in contatto con diversi centri e operatori di servizi di sostegno e tutela per le vittime della violenza domestica e hanno inoltre studiato i report europei e le ricerche statistiche sull’argomento. Secondo i dati ufficiali dell’Istat, ad esempio, una donna su tre in Italia ha subito e subisce violenza: da questo dato agghiacciante nasce il titolo del film.

Come ogni documentario, la distribuzione nelle sale cinematografiche è sempre un percorso complicato: difficilmente prodotti come questi riescono infatti a trovare spazio nel classico circuito dei cinema. «La distribuzione è un aspetto complicato», ha aggiunto Nerina Fiumanò. «Ma molti addetti ai lavori hanno sottolineato la qualità cinematografica-visiva del prodotto. Oltre al discorso istituzionale che si aperto l’altra sera con l’anteprima a Milano nella Giornata Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, il film dovrebbe approdare nelle scuole e, speriamo, anche in televisione. Lo abbiamo mandato alle selezioni anche per il Sundance e il Festival di Berlino».

Qui sotto il trailer del film

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