Consigli di stile per vivere cyberpunk
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Consigli di stile per vivere cyberpunk

Per sentirsi a proprio agio nelle vesti di un replicante di Blade Runner, di un personaggio degli anime futuristici del collettivo Headgear o del mondo illusorio di Matrix

Consigli di stile per vivere cyberpunk

Per sentirsi a proprio agio nelle vesti di un replicante di Blade Runner, di un personaggio degli anime futuristici del collettivo Headgear o del mondo illusorio di Matrix

Il genere cyberpunk è un’etichetta ombrello sotto cui sono state infilate tante cose diverse.

Il termine è stato coniato (come titolo per un suo racconto) da Gardner Dozois nel 1980, ma gli autori che lo hanno reso celebre sono quelli appartenenti al mirrorshades movement (il “movimento degli occhiali a specchio”), gente come William Gibson, Bruce Sterling, John Shirley, Rudy Rucker, Michael Swanwick, Pat Cadigan, Lewis Shiner e Richard Kadrey. Prima di loro (e prima della nascita stessa del termine), è necessario e doveroso citare almeno due dei padri spirituali del cyberpunk: il genio letterario Philip K. Dick (troppe le sue opere che hanno fatto da mattone alla nascita del genere per citarle qui, diciamo solo Ubik e andiamo oltre) e, ovviamente, Ridley Scott, che con Blade Runner (tratto alla lontana proprio da un romanzo di Dick) e Alien ha dato un apporto enorme, tanto visivo quanto concettuale, nel definirne alcuni stilemi.

 

Non possiamo poi dimenticare l’apporto dei giapponesi, in particolare di Katsuhiro Ōtomo, Masamume Shirow e il collettivo Headgear, che con Akira, Ghost in the Shell e Patlabor hanno sdoganato i temi e lo stile cyberpunk nel mondo dei manga e degli anime. Sempre lato cinematografico e televisivo sarebbe assurdo non citare le sorelle Lana e Lilly Wachowski e il loro Matrix, Peter Chung e la serie animata Æon Flux e anche il buon vecchio zio Steven Spielberg prima con A.I. e poi con Ready Player One. Importante anche citare il lavoro di Mike Pondsmith, creatore del gioco di ruolo carta e penna Cyberpunk 2020, che poi è servito come base per la nascita del videogame Cyberpunk 2077 di CD Project, da cui è stata poi tratta la splendida serie animata Cyberpunk: Edgerunners di Rafał Jaki, per Netflix.

 

Il cyberpunk, tra le altre cose, è un genere connotato da un forte aspetto estetico e spesso i personaggi di storie ambientate in questo tipo di mondi ama ripetere che “lo stile conta più della sostanza”, inevitabile quindi che abbia finito per influenzare anche la moda. Quindi, come si può “vivere cyberpunk”, oggi?

Partiamo dalle cose semplici: gli orologi. Non c’è molto da dire: un Casio G-Shock è la scelta perfetta, unendo un design “bulky”, materiali poveri, tecnologia semplice ma non arretrata e soluzioni estetiche spesso dominate dal gusto pop giapponese. Qualsiasi modello è praticamente perfetto, dal classico GW 5000 R (che riprende le linee del modello storico della linea) a un coloratissimo Baby-G, magari in qualche colorazione fluo.

Sugli occhiali da sole, il diktat è solo uno: le lenti devono essere a specchio. Per il resto, scegliete la forma che più vi aggrada, ma se non volete farvi parlare alle spalle per le strade di Chiba, meglio se il modello sia figlio di qualche casa che si avvale di una manifattura giapponese (Masahiro Maruyama, per esempio).

Per le scarpe, almeno tre possibilità: una calzatura tecnico-militare, per far contenti i ragazzi della Mil-Tech (gli stivaletti tattici della Danner, per esempio), oppure, delle sneaker esagerate, possibilmente in colori accecanti o, infine, qualche sandalo giapponese da ninja urbano, tipo quelli proposti da Suicoke.

E veniamo a pantaloni, giacche, magliette e felpe. Qui le scelte, per me, si riducono a due marchi specializzati: Techwear e Machine56, due label di design capaci di vestirvi da capo a piedi con le cose più esagerate, stilose e cyberpunk che possiate immaginare, non rinunciando a una certa qualità nelle soluzioni tecniche, nella scelta dei materiali e nella confezione.

Ora che siete vestiti di tutto punto e pronti per fare un salto all’Afterlife, vi serve un mezzo con cui arrivarci. Il mezzo più cyberpunk in assoluto è, ovviamente, il Cybertruck della Tesla, ma se cercate cose un poco più maneggevoli e adatte per il traffico urbano, non potete non prendere in considerazione i CE 04, scooter futuristico di BMW che sembra uscito dritto, dritto dalle strade di Night City. Se poi volete qualcosa di ancora più snello (e non vi dispiace anche tenervi in forma), allora che ne dite di una bici elettrica esagerata come la Lankeleisi X-Black Knight?

Bene, direi che siete pronti, controllate che i vostri collegamenti neuronali siano puliti e che il vostro deck sia carico e andate a bruciare Chrome.

 

 

© Shutterstock (1) The Ladd Company, Shaw Brothers, Warner Bros. (1) Akira Committee Company Ltd., Akira Studio, TMS Entertainment (1) CD

Projekt RED, Netflix (1) Warner Bros., Village Roadshow Pictures, Groucho Film Partnership (1) Lankeleisi (1) Danner (1) Machine56 (1)

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