Nel corso di questa rubrica abbiamo più volte parlato di come vestirsi e vivere alla maniera di un qualche personaggio cinematografico o televisivo. Di base, però, si pone quasi sempre lo stesso problema: è costoso. La vita di James Bond, fatta di raffinati abiti sartoriali, accessori di lusso, automobili da sogno e suite d’albergo presidenziali in esotiche località, è fuori dalla portata delle tasche di quasi tutti (del resto per lui paga Re Carlo), e lo stesso si può dire di quella di Carrie Bradshaw o di Logan Roy e della sua complicata (e complessata) famiglia. Ma le cose non vanno tanto meglio neanche quando il cinema o la televisione decidono di portare a schermo un esponente della working class come Joel Miller, il protagonista di The Last of Us, perché poi i costumisti gli fanno indossare giacconi da 500 dollari e scarponi da 300.
Possibile, insomma, che non esista almeno un personaggio che si vesta e viva in maniera economica, pur mantenendo uno stile unico? Uno c’è e si chiama Jack Reacher, nessun secondo nome. Creato dalla prolifica penna di Lee Child (uno scrittore britannico) nel 1997 e attualmente titolare di 29 romanzi (molto amati anche da prestigiosi scrittori come Stephen King e, improbabilmente, Haruki Murakami) che lo vedono come protagonista oltre che di due film (a interpretarlo un Tom Cruise volenteroso, ma assolutamente fuori parte per questioni meramente fisiche) e di una serie televisiva prodotta da Amazon di grande successo, arrivata già alla terza stagione (dove viene incarnato da un assolutamente perfetto Alan Ritchson), Reacher è un colosso di 198cm di altezza per 110kg di peso, con pettorali larghi come due cartoni di pizza accostati, mani grandi come palloni da football e gambe simili a quelle di giovani ma già robuste querce. Un tempo era un militare americano ma l’esercito ha deciso di disfarsene e lui, godendo di una piccola pensione, ha deciso di intraprendere la vita dell’hobo e di andare alla scoperta degli Usa (Paese che non conosce visto che anche suo padre era un militare di stanza all’estero e lui all’estero è cresciuto) andandosene in giro senza una meta precisa e, soprattutto, senza una fissa dimora.
In termini narrativi, Reacher non è altro che uno Shane, un cavaliere della valle solitaria, un raddrizza-torti che arriva, fa il suo dovere e, senza guardarsi indietro, riparte. Quello che lo contraddistingue come personaggio non è solo il fatto che si tratta di una specie di Sherlock Holmes nel corpo di Conan il barbaro, un genio investigativo capace però di sbaragliare un esercito di avversari a mani nude, se necessario (e spesso decisamente lo è), ma le molte peculiarità con cui Child lo ha caratterizzato, tra questi, il suo stile di vita. Come Reacher ripete, per esempio, ama viaggiare leggero, che significa che il suo unico bagaglio sono quello che indossa oltre a uno spazzolino da denti e del denaro in contati (solo in tempi recenti ha aggiunto a questo sparuto corredo anche una carta di credito che usa solo in caso di estrema necessità). Vi starete chiedendo come fa a lavare i suoi vestiti, giusto? D’estate, quando può, li lava nel lavandino del motel economico in cui ha scelto di soggiornare, lasciando che asciughino nella notte per poi indossarli di nuovo il giorno seguente. Quando non può, li butta e ne compra di nuovi. Questo implica che, viste le sue limitate disponibilità economiche e vista la frequenza con cui è costretto a cambiarsi a causa dei numerosi schizzi di sangue che spesso macchiano i suoi vestiti, Reacher tenda a vestirsi spendendo il minimo indispensabile. Questo, però, non significa che si vesta male o senza stile.
Nei romanzi, Child specifica che Reacher preferisce servirsi nei negozi dell’usato piuttosto che nei grandi magazzini o nelle catene di fast fashion, e che ha comunque occhio per la qualità della fattura di un capo e per la sua durevolezza. Per l’estate gli bastano una t-shirt e dei jeans, d’inverno aggiunge un maglione, una felpa, o un giaccone di media lunghezza (abbastanza lungo da arrivargli oltre le chiappe, ma non troppo lungo da intralciarlo nei movimenti). Discorso a parte per le scarpe, che sono generalmente della Cheaney, l’unica marca che viene nominata esplicitamente da Child (forse perché sono anche quelle che indossa lui) e l’unico capo con un costo significativo del suo guardaroba (Reacher, uno che passa gran parte della vita a camminare, afferma che le Cheaney sono l’unica scarpa su cui convenga spendere soldi a causa della loro qualità, comodità e durevolezza). Questi però sono i romanzi.
Come veste, invece, Reacher sullo schermo? Sorvoliamo sulla versione di Tom Cruise che indossava comunque abiti costosi o fatti su misura (per quanto spacciati come economici), parliamo invece delle scelte molto ben ponderate della serie televisiva di Amazon. Sulle magliette c’è poco da dire: sono di cotone, in vari colori, senza particolari qualità o segni distintivi, e lo stesso si può dire dei jeans a gamba dritta (sullo stile dei Levi’s 505); più interessante il tema delle giacche, dove gli vediamo sfoggiare tre capi da lavoro decisamente iconici: una Eisenhower sfoderata della Dickies nera, una Duck Detroit foderata della Carhartt (cammello) e un trucker jacket della Levi’s (beige), o dei loro cloni economici, visto che i rispettivi marchi non appaiono mai.
Attenzione però: Alan Ritchson è un gigante e per suggerire con ancora più forza questo elemento, le giacche in questione appaiono sempre un poco più corte e più strette di quanto dovrebbero essere: se è un vero “effetto Reacher” quello che cercate, e a meno che anche voi non siate dei colossi, compratele di una taglia inferiore rispetto a quella che indossate di solito. Per le scarpe, si è detto che nei romanzi indossa delle John Cheaney Tenterden (un modello derby abbastanza assurdo per un uomo d’azione come lui, a dire il vero) mentre nella serie televisiva si è scelto di mettergli ai piedi delle ugualmente costose Red Wing Iron Ranger. Per il resto, per vivere l’esperienza Jack Reacher fino in fondo, ricordatevi di muoversi solamente con i pullman, specie se dovete fare lunghi viaggi, mangiare solo alle tavole calde, bere molto caffè americano e dormire nel più economico degli alberghi che riuscirete a trovare nelle zone attorno alle stazioni. Un consiglio però: se non siete fisicamente preparati come il personaggio di Lee Child, limitatevi a vestirvi alla sua maniera, lasciando a lui quello stile di vita.
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