Uno dei Classici più amati dal pubblico in realtà era odiato da Walt Disney
telegram

Uno dei Classici più amati dal pubblico in realtà era odiato da Walt Disney

Il papà di Topolino non ha mai nascosto le sue critiche su questo film, ancora oggi tra i preferiti di sempre dei fan

Uno dei Classici più amati dal pubblico in realtà era odiato da Walt Disney

Il papà di Topolino non ha mai nascosto le sue critiche su questo film, ancora oggi tra i preferiti di sempre dei fan

il classico disney odiato da walt

Siamo abituati a pensare a Walt Disney come al “papà” orgoglioso di Topolino e di tutti gli altri personaggi che ha contribuito a creare nella prima metà dello scorso secolo, ancora oggi amatissimi dai fan di tutto il mondo. Biancaneve, Peter Pan, Pinocchio… prima di morire, nel 1966, ha fatto a tempo a veder realizzati molti dei Classici senza tempo che tutti conosciamo, ma ce n’è uno in particolare che invece non ha risparmiato da critiche.

Parliamo del Classico che ha contribuito a cambiare la storia della Walt Disney Company, il primo grande successo commerciale nelle sale della casa di Topolino: La carica dei 101. Uscito nel 1961 per la regia di Hamilton Luske, Clyde Geronimi e Wolfgang Reitherman e adattamento dell’omonimo romanzo di Dodie Smith del 1956, è stato infatti il primo a superare i 10 milioni di dollari al box office, diventando al tempo il film d’animazione più di successo della storia (oggi è Inside Out 2 con oltre 1.6 miliardi di dollari…). 

Non solo, perché La carica dei 101 ha segnato una svolta anche tecnica: dopo il flop di La bella addormentata nel bosco, dovuto soprattutto agli altissimi costi di produzione, per questo film si è sperimentata una nuova forma di animazione, la xerografia. Grazie ad una macchina Xerox, gli animatori trasferirono i disegni direttamente nei rodovetri d’animazione, eliminando così il processo di inchiostrazione e risparmiando tempo e soldi. Un bel colpo per il budget, sì, ma la tecnica ha limitato l’aspetto artistico e soprattutto i contorni.

Questo è ciò che ha reso La carica dei 101 unico nel suo genere, ma anche il motivo per cui Walt Disney lo ha odiato. Al papà di Topolino, infatti, la xerografia sembrò un processo atto a distruggere l’illusione della vita creata dai personaggi animati. L’art director Ken Anderson ha dichiarato in tal proposito: «Ho capito che a Walt non piaceva mostrare le linee. Infatti, ha cercato sempre di eliminarle, non voleva mostrarle mai. Non voleva che la gente sapesse che le aveva disegnate un animatore. Biancaneve sarebbe stata una ragazza. Il ragazzo sarebbe stato un ragazzo. Se possibile, non avrebbero avuto alcuna linea». 

Tuttavia, poiché il processo Xerox creava linee nere e scure intorno ai personaggi, la delineazione dei personaggi perdeva la sua sottigliezza: le linee non si fondevano più con i personaggi che delineavano e diventavano parte di essi – come è Crudelia De Mon. Walt Disney non aveva però solo problemi con il contorno dei personaggi, ma anche con gli sfondi e non mancò di farlo pesare a Anderson e al resto del team: «Alla fine erano tutti contenti, tranne Walt. Walt odiava il modo in cui avevo realizzato il film. Lo odiava proprio». Solo nel 1966, ha raccontato Anderson, al loro ultimo incontro il produttore che ha rivoluzionato per sempre il cinema è riuscito a riconciliarsi con l’art director: «Mi guardò con quei suoi occhi penetranti e capii che mi stava perdonando per quel che avevo fatto a La carica dei 101. Non disse niente, ma capii che ero stato perdonato».

Voi cosa ne pensate? La carica dei 101 si merita davvero l’odio di Walt Disney? Oppure è, come sembra, ancora oggi uno dei Classici più amati? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.

Leggi anche: Solo da adulti abbiamo capito quanto fosse triste questo dettaglio del Gobbo di Notre-Dame

Foto: Disney

© RIPRODUZIONE RISERVATA