[UPDATE] L'insulto: Ziad Doueiri arrestato al suo rientro da Venezia 74
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[UPDATE] L’insulto: Ziad Doueiri arrestato al suo rientro da Venezia 74

Il regista libanese, accusato di “collaborazionismo col nemico israeliano”, è già stato liberato dal tribunale militare

[UPDATE] L’insulto: Ziad Doueiri arrestato al suo rientro da Venezia 74

Il regista libanese, accusato di “collaborazionismo col nemico israeliano”, è già stato liberato dal tribunale militare

Ziad Doueiri

[UPDATE: in calce gli ultimi aggiornamenti]

Dopo aver partecipato alla 74esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, il regista libanese Ziad Doueiri è rientrato nella notte a Beirut, dove è stato fermato perché accusato dalle autorità libanesi di “collaborazionismo col nemico israeliano”.

Il regista, che ha doppio passaporto libano-francese, ha lasciato l’Italia dopo aver presentato al festival L’insulto (qui la nostra recensione) e dopo che il suo protagonista, Kamel El Basha, ha portato a casa la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile (qui tutti i vincitori).

Doueiri ha affermato di esser stato trattenuto per un’ora e mezza al suo arrivo in aeroporto e di essere stato poi rilasciato: «Mi hanno sequestrato i miei due passaporti libanese e francese e oggi devo comparire di fronte al tribunale militare» aveva spiegato.

La ragione del fermo sarebbe riconducibile al suo film precedente, The Attack, perché girato in parte in Israele, paese in guerra con il Libano da oltre 60 anni.

[UPDATE] Secondo gli ultimi aggiornamenti, però, sembra che le accuse siano già state ritirate. A rivelarlo il produttore Jean Brehat, che da anni lavora con Doueiri: «Le accuse nei confronti di Ziad sono state ritirate dal tribunale militare. È libero» (via Variety).

Fonte: Variety

Foto: Getty Images

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