Riavvolgiamo il nastro. Abbiamo lasciato Natasha Romanoff in Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019) ad affrontare l’armata di Thanos nel Wakanda e, in seguito, a sacrificarsi sul pianeta Vormir per cercare di annullare lo schiocco del Titano e recuperare la gemma dell’Anima da portare ai compagni di squadra. Il suo emozionante corpo a corpo con Occhio di Falco, alias Clint Barton, è uno dei momenti più emozionanti e, nello stesso tempo, dolorosi dell’intera saga.
Quello della Vedova Nera è uno dei personaggi più amati dell’intero Marvel Cinematic Universe e uno dei pochi a cui ancora non era stato dedicato uno standalone. Dopo l’uscita di Avengers: Age of Ultron (2015), Scarlett Johansson rivelò che il numero iniziale di film previsti dal suo contratto era stato modificato, perché non era stata prevista la reazione entusiasta da parte del pubblico nei confronti del suo character e della sua interpretazione.
Black Widow è il 24esimo film legato all’universo Marvel ma soprattutto è il primo della Fase Quattro, che si distacca in maniera definitiva dalla Infinity Saga, ovverosia il blocco di film realizzati dal 2008 al 2019. Questo nuovo capitolo si allaccerà, da un punto di visto narrativo, agli eventi che anticipano Infinity War e che seguono Captain America: Civil War (2016), in cui la bella e letale Natasha Romanoff si ritrovava divisa a metà tra il personaggio di Robert Downey Jr. e quello di Chris Evans: «Con la testa è dalla parte di Tony Stark, ma con il cuore è dalla parte di Cap», dichiarò all’epoca il regista Anthony Russo.
Alla fine di quel film, Natasha aveva deciso di aiutare il ribelle Steve Rogers a fuggire in salvo. La sua decisione la rese immediatamente una fuggitiva per aver infranto gli Accordi di Sokovia, che decretavano la presenza di un ente governativo internazionale con il compito di monitorare i superumani e decidere quando chiedere l’intervento degli Avengers.
Black Widow dovrebbe chiarire alcuni aspetti poco chiari di Civil War: all’inizio del film, gli Avengers combattono contro Brock Rumlow/Crossbones e gli impediscono di rubare un’arma biologica situata presso l’Institute of Infectious Diseas (Istituto di malattie infettive) di Lagos, in Nigeria. Proprio l’azionamento di un giubbotto esplosivo da parte di quest’ultimo nel cuore della città portò alla morte di diversi volontari del Wakanda e a mettere in discussione i supereroi da parte della comunità internazionale. La stipulazione degli accordi di Sokovia nascono in questo momento, causando la nota spaccatura in due fazioni tra i membri degli Avengers. Eppure, non è mai stato chiarito quale fosse il ruolo di Crossbones, per chi lavorasse e perché stesse cercando di mettere le mani su un’arma biologica.
Per quello che ci è dato sapere a oggi, Black Widow dovrebbe rivelare che dietro all’attacco all’Institute of Infectious Diseas ci fosse Taskmaster, il villain principale del nuovo film dedicato alla Vedova Nera.
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