70 adolescenti protagonisti. Con i loro cellulari raccontano i loro 18 anni. Il primo film sperimentale di Andrea Caccia, che raccoglie i loro video, arriva al cinema. «Vedozero», spiega il regista, «è lo “sbattimento” della scuola, le gioie e le paranoie, lo “sballo” artificiale e quello naturale, il culto degli amici, la famiglia mai scontata. E’ il fidanzato che non arriva mai, le serate vuote, le fughe dalla classe, gli slalom in skateboard, il dramma della patente, i sogni al luna park, la filosofia sull’altalena e i jeans nuovi che fanno un bel culo. E infine, è una domanda: sarà questa l’età più bella?». Per ora il film uscirà in una sola sala a Milano, al Palestrina. Un’uscita coraggiosa perché il film è autodistribuito dallo stesso regista. Del film Vincenzo Cerami, lo sceneggiatore di tanti film come La vita è bella, dice: «Vedozero è quel genere di film per il quale ho sempre pensato che prima o poi qualcuno l’avrebbe fatto e chi l’avesse fatto per primo sarebbe entrato nella storia del cinema».
© RIPRODUZIONE RISERVATAVedozero, l’esperimento del cellulare al cinema
Da domani il film di Andrea Caccia a Milano