Venezia 2014, svelato il programma ufficiale della Settimana della Critica
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Venezia 2014, svelato il programma ufficiale della Settimana della Critica

L'edizione di quest'anno è la 29esima, e vanterà sette prime mondiali, e l'Italia sarà rappresentata dal documentario Dancing with Maria, di Ivan Gergolet

Venezia 2014, svelato il programma ufficiale della Settimana della Critica

L'edizione di quest'anno è la 29esima, e vanterà sette prime mondiali, e l'Italia sarà rappresentata dal documentario Dancing with Maria, di Ivan Gergolet

Si è conclusa da poco la conferenza stampa di presentazione della 29esima Settimana Internazionale della Critica, che si svolgerà a Venezia dal 27 agosto al 6 settembre durante la Mostra del Cinema. Il programma ufficiale è stato dunque svelato ed è composto da sette prime mondiali, con l’Italia rappresentata da Dancing with Maria: film d’esordio del goriziano Ivan Gergolet, è un documentario prodotto da Igor Prinčič (artefice del Premio Sic dell’anno scorso, Zoran, il mio nipote scemo), e racconta di Maria Fux, energica e passionale danzatrice ultra-novantenne che a Buenos Aires è diventata un’istituzione con la sua scuola di danza-terapia dedicata a persone con deficit motori e mentali.

A concorrere al premio RaroVideo, quindi, troviamo:

– Ničije dete (Figlio di nessuno), diretto dal serbo Vuk Ršumović che ruota intorno a un ragazzino trovato nei boschi della Bosnia, in una Jugoslavia prima della guerra. Trasferito a Belgrado, viene affidato a un orfanotrofio, ma lo scoppio del conflitto ne segnerà inevitabilmente la crescita;

– Terre Battue (40-Love), di Stéphane Demoustier con Olivier Gourmet e Valeria Bruni Tedeschi: storia di una famiglia belga in crisi dopo che il padre perde il lavoro. Il figlio, una promessa del tennis, vede il suo futuro sportivo a rischio. Producono i fratelli Dardenne.

– Flapping in The Middle of Nowhere (Agitarsi nel mezzo del nulla), della regista vietnamita Nguyễn Hoàng: una ragazza rimane incinta e vorrebbe abortire. Il suo ragazzo è un mezzo criminale, e l’unica persona su cui può contare è il suo migliore amico transgender. È costretta a prostituirsi e in strada si imbatte in un uomo ossessionato dai feti. Film molto forte, che farà discutere.

– Villa Touma, di Suha Arraf, già sceneggiatrice di La sposa siriana e Il giardino dei limoni: tre sorelle vivono rinchiuse in una villa, isolate e soprattutto indifferenti a ciò che accade nel mondo introno a loro, sconvolto dai venti di guerra che lo tormentano.

– Binguan (Una bara da seppellire), noir cinese diretto da Xin Yukun: nel corso di un funerale rituale in un piccolo villaggio cinese, vengono trattati temi quali la morte, la menzogna, e il tradimento, da punti di vista differenti. Indovinare di chi sia il corpo che verrà seppellito, non sarà facile.

– Zerrumpelt Herz (Cuore frantumato), di Timm Kröger: un musicista invita una coppia di sposi degli anni ’20 nella casa immersa nella foresta, per far loro ascoltare la sua nuova sinfonia. Il viaggio sconvolgerà la vita dei due protagonisti, con la loro relazione a sgretolarsi in una natura quasi opprimente.
Fuori concorso, invece, sono Melbourne e la commedia italiana Arance e martello, che apriranno e chiuderanno il programma. Il primo film, a metà strada tra il dramma e il thriller è diretto da Nima Javidi e intrepretato da Peyman Maadi, il protagonista di Una separazione. Al centro della storia, una coppia in partenza per Melbourne, che incontrerà sulla sua strada un neonato; il secondo l’opera prima del blogger giornalista ora conduttore televisivo Diego “Zoro” Bianchi. La storia ruota intorno alla vita di un tranquillo e ordinario mercato rionale, stravolta dalla notizia della sua chiusura da parte del Comune. L’unica realtà politica a cui rivolgersi è una sezione del PD, separata dal mercato e dal mondo da un muro di cemento eretto per permettere i lavori della metropolitana. Satira comica e drammatica della storia recente del nostro Paese.
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