Dopo l’annuncio relativo al presidente della giuria del Festival di Venezia 2023, che sarà il regista Damien Chazelle, sono stati definiti anche gli altri membri che lo affiancheranno in questa 80. Edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Inoltre, sono stati svelati anche i nomi dei giurati per le categorie Orizzonti, presieduta da Jonas Carpignano, e di Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, presieduta da Alice Diop.
La Giuria del Concorso di Venezia 80, oltre al presidente Damien Chazelle, è composta da:
- Saleh Bakri, attore cinematografico e teatrale palestinese. Per Wajib – Invito al matrimonio (2017) di Annemarie Jacir ha vinto il Premio come Miglior attore al Festival di Dubai. È stato protagonista anche in Il tempo che ci rimane (2009) di Elia Suleiman e in Salvo (2013) di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, vincitore del Gran Premio della Semaine de la critique a Cannes. Di recente ha recitato nel cortometraggio candidato all’Oscar® The Present (2020) di Farah Nabulsi e in Costa Brava, Lebanon di Mounia Akl, presentato a Venezia nel 2021.
- Jane Campion, regista, sceneggiatrice e produttrice neozelandese. È la prima regista donna ad aver ricevuto la Palma d’oro al Festival di Cannes per Lezioni di piano (1993). Il suo secondo lungometraggio, Un angelo alla mia tavola, è stato premiato con il Leone d’argento – Gran premio della giuria a Venezia nel 1990. Ha scritto, diretto ed è stata tra i produttori di Il potere del cane che ha vinto il Leone d’Argento – Premio per la migliore regia a Venezia nel 2021 e il Premio Oscar® per la Miglior regia nel 2022, oltre a due Golden Globe e due BAFTA.
- Mia Hansen-Løve, regista e sceneggiatrice francese. Ha diretto otto lungometraggi tra cui Il padre dei miei figli (2009), Premio Speciale della Giuria nella sezione Un Certain Regard di Cannes, Un amore di gioventù (2011), menzione speciale al Festival di Locarno, e Le cose che verranno (2016), Orso d’argento per la miglior regia al Festival di Berlino. Un bel mattino, il suo film più recente, è stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes nel 2022 ed è stato venduto in più di 90 Paesi.
- Gabriele Mainetti, regista, attore, compositore e produttore cinematografico italiano. Il suo corto Tiger Boy (2012) è entrato nella shortlist della nomination all’Oscar®. Nel 2015 dirige Lo chiamavano Jeeg Robot, vincitore di sette David di Donatello, due Nastri d’argento, quattro Ciak d’oro e del Globo d’oro. Freaks Out, il suo secondo lungometraggio, ha partecipato in concorso a Venezia nel 2021, ottiene sei David di Donatello, tre Nastri d’argento e l’Audience Award al Festival di Rotterdam.
- Martin McDonagh, sceneggiatore e regista irlandese. Il suo ultimo film, Gli spiriti dell’isola, presentato in concorso a Venezia nel 2022, ha vinto quattro Golden Globe e quattro BAFTA, incluso il premio per la migliore sceneggiatura in entrambi i casi. Gli altri suoi lavori includono Tre manifesti a Ebbing, Missouri, che ha vinto a Venezia il Premio per la migliore sceneggiatura nel 2017, 7 psicopatici (2012), In Bruges (2008) e il cortometraggio Premio Oscar® Six Shooter (2004).
- Santiago Mitre, sceneggiatore e regista argentino. Il suo film d’esordio, El studiante, ha vinto nel 2011 a Locarno il Premio speciale della giuria Cineasti del presente. Il successivo Paulina (2015) ha vinto il Gran Premio alla Semaine de la critique di Cannes. Argentina, 1985, il suo quinto film, è stato presentato in concorso a Venezia nel 2022 dove ha vinto il premio FIPRESCI. Il film ha vinto inoltre un Golden Globe e un premio Goya, ed è stato candidato come miglior film internazionale agli Oscar®.
- Laura Poitras, regista e giornalista statunitense. Il suo ultimo film, Tutta la bellezza e il dolore, ha vinto il Leone d’oro per il miglior film a Venezia nel 2022 ed è stato candidato all’Oscar®. Il suo film precedente, Citizenfour (2014), ha vinto il premio Oscar® come miglior documentario. La sua inchiesta giornalistica sui programmi di sorveglianza globale dell’Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, le è valsa il Premio Pulitzer per il servizio pubblico.
- Shu Qi, attrice cinese. Tra i molti premi della sua carriera, ha ricevuto tre Hong Kong Film Awards e due Golden Horse Awards come miglior attrice. Ha collaborato con il maestro Hou Hsiao-Hsien in tre film: Millennium Mambo (2001), Three Times (2005) e The Assassin (2015). Shu Qi è stata protagonista sia di film d’autore che di successi al botteghino come Journey to the West: Conquering the Demons (2013) di Stephen Chow, C’era una volta a Shanghai (2014) di Jiang Wen e I cacciatori di tesori – La leggenda perduta (2015) di Wuershan.
Per quanto riguarda la sezione Orizzonti, la giuria internazionale sarà composta, oltre che dal presidente Jonas Carpignano, anche da:
- Kaouther Ben Hania, regista e sceneggiatrice tunisina. Con Le Challat de Tunis, suo film d’esordio, ha aperto la sezione ACID del Festival di Cannes nel 2014. La Belle et la Meute (2017) ha partecipato a Cannes nella sezione Un Certain Regard, ottenendo il premio per la migliore creazione sonora. L’homme qui a vendu sa peau, presentato a Venezia, ha ricevuto una nomination agli Oscar® come miglior film internazionale nel 2021. Ha partecipato per la prima volta in Concorso a Cannes nel 2023 con Les filles d’Olfa.
- Kahlil Joseph, regista e artista statunitense. Nel 2012 ha co-fondato l’Underground Museum di Los Angeles con il fratello artista Noah Davis. Nel 2013 la sua videoinstallazione a due schermi m.A.A.d è stata presentata al MOCA di Los Angeles. Nel 2016 ha concepito e co-diretto con Beyoncé il film Lemonade e nel 2017 ha diretto il film Sampha: Process. Nel 2018 il New Museum di New York ha commissionato la sua opera Flypaper. La sua videoinstallazione BLKNWS è stata presentata alla Biennale Arte nel 2019 e verrà adattata in un lungometraggio da A24 e Participant il prossimo anno.
- Jean-Paul Salomé, regista e sceneggiatore francese. Ha diretto diversi lungometraggi tra cui Restons groupés (1998), Belfagor – Il fantasma del Louvre (2001), Arsenio Lupin (2004). Nel 2021 ha ricevuto una nomination al Premio César per il miglior adattamento cinematografico per il suo film La padrina – Parigi ha una nuova regina (2021), interpretato da Isabelle Huppert. Collabora nuovamente con l’attrice francese nel successivo La Syndicaliste, presentato a Venezia nel 2022 nella sezione Orizzonti.
- Tricia Tuttle, direttrice di festival e programmatrice inglese. Nel 2023 è stata nominata Head of Directing Fiction alla National Film and Television School. In precedenza è stata per cinque anni direttrice dei due festival del British Film Institute, il BFI London Film Festival e il BFI Flare: London LGBTQIA+ Film Festival. Nel 2022 è stata inclusa in Variety500, un indice dei 500 leader aziendali più influenti nell’industria globale dei media.
In ultimo, al fianco della presidente Alice Diop, la sezione Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” vedrà tra i suoi giurati:
- Faouzi Bensaïdi, attore, regista e sceneggiatore marocchino. Ha diretto nel 1998 il suo primo corto, il pluripremiato La Falaise. Ha scritto la sceneggiatura di Loin, assieme a André Téchiné. Nel 2000 ha realizzato due cortometraggi: Le Mur, presentato alla Quinzaine di Cannes, e Trajets, premiato a Venezia. Il suo primo lungometraggio Mille mois ha ottenuto il Prix Le premier regard e il Prix de la jeunesse di Un Certain Regard. In seguito ha presentato WWW – What a Wonderful World a Venezia e Mort à vendre alla Berlinale, dove ha vinto il premio CICAE. Il suo film più recente è Déserts, selezionato alla Quinzaine des Cinéastes del 2023. Uomo di teatro, sceneggiatore, montatore e attore, Bensaïdi ha recitato per registi quali Bertrand Bonello, Nadir Mokneche e Jacques Audiard.
- Laura Citarella, regista e produttrice cinematografica argentina. Per El Pampero Cine ha prodotto numerosi film, fra i quali Historias Extraordinarias (2008), Castro (2009), La Vendedora de Fósforos (2017) e La flor (2018). Le sue opere da regista sono: Ostende (2011), La Mujer de los Perros (2015), co-diretto con Verónica Llinás, Las Poetas visitan a Juana Bignozzi (2019), co-diretto con Mercedes Halfon, e Trenque Lauquen (2022), presentato a Venezia nella sezione Orizzonti.
- Andrea De Sica, regista e sceneggiatore italiano. Nel 2017 gira I figli della notte presentato al Torino Film Festival e vincitore del Nastro d’ Argento per il Miglior regista esordiente. Nel 2018 dirige la serie Baby, prodotta da Fabula Pictures e distribuita da Netflix a cui seguono la seconda e terza stagione. Nel 2021 gira il suo secondo lungometraggio Non mi uccidere, candidato a 4 Nastri d’Argento, tra cui Miglior film. È impegnato nella post-produzione di Uonderbois, serie prodotta da Lotus Production e distribuita da Disney +.
- Chloe Domont, sceneggiatrice e regista statunitense. Il suo film d’esordio Fair Play è stato presentato al Sundance, dove è stato acquistato da Netflix. L’uscita del film è prevista per quest’anno. Prodotto da MRC, Star Thrower, e dalla T-Street di Rian Johnson, il film ha per protagonisti Phoebe Dynevor e Alden Ehrenreich. Al momento Fair Play ha un punteggio pari a 91% su Rotten Tomatoes. I suoi cortometraggi, Haze e All Good Things, sono stati selezionati in vari festival tra cui BAMcinemaFest, AFI FEST, LA Film Festival e AFI DOCS. Domont ha scritto e diretto diversi episodi di Ballers, serie di successo di HBO. Ha diretto inoltre alcuni epidosi di Billions (Showtime) e Star Trek: Discovery (Paramount+)
La Mostra del Cinema di Venezia tornerà ad animare il Lido dal 30 agosto al 9 settembre 2023.
Foto: Getty (Jeff Kravitz, Franco Origlia, David M. Benett)
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