Venezia 2024, il Leone d'Oro alla carriera va al regista de L'attimo Fuggente Peter Weir
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Venezia 2024, il Leone d’Oro alla carriera va al regista de L’attimo Fuggente Peter Weir

Grande riconoscimento per il cineasta australiano, candidato agli oscar anche per The Truman Show e Master & Commander

Venezia 2024, il Leone d’Oro alla carriera va al regista de L’attimo Fuggente Peter Weir

Grande riconoscimento per il cineasta australiano, candidato agli oscar anche per The Truman Show e Master & Commander

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Altro grande annuncio in vista della prossima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Dopo aver reso noto che Isabelle Huppert sarà la presidente di giuria, la kermesse lagunare annuncia che il Leone d’Oro alla carriera andrà al regista Peter Weir.

Anche in questo caso, la decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta di Alberto Barbera. Il direttore artistico ha voluto omaggiare il cineasta sceneggiatore vincitore di due premi BAFTA per la regia di The Truman Show (1998) e Master & Commander (2003). Nel 2023, inoltre, è stato il primo regista australiano a ricevere un Oscar alla carriera. Weir è stato una figura fondamentale nella New Wave del cinema australiano anni ’70 ed è stato candidato agli Oscar anche per la regia di Witness – Il testimone e L’attimo fuggente.

«Con soli 13 film realizzati nell’arco di quarant’anni, Peter Weir si è assicurato un posto nel firmamento dei grandi registi del cinema moderno – ha dichiarato Alberto Barbera -. Alla fine degli anni Settanta, si era affermato come l’autore principale della rinascita del cinema australiano in virtù di due lavori, Le macchine che distrussero Parigi e Picnic ad Hanging Rock, il secondo dei quali acquisterà nel corso degli anni lo statuto di film culto. Il successo internazionale dei due film successivi, Gli anni spezzati e Un anno vissuto pericolosamente, gli aprirono le porte del cinema hollywoodiano, del quale divenne in breve uno dei principali protagonisti, fautore di un cinema in grado di coniugare la riflessione su tematiche personali e l’esigenza di rivolgersi ad un pubblico il più vasto possibile»

Lo stesso ha poi continuato: «Pur nella diversità dei soggetti affrontati, non è difficile rinvenire nel suo cinema, insieme audace, rigoroso e spettacolare, la costante di una sensibilità che gli consente di affrontare tematiche eminentemente moderne, come il fascino per la natura e i suoi misteri, la crisi degli adulti nelle società consumiste, le difficoltà dell’educazione dei giovani alla vita, la tentazione dell’isolamento fisico e culturale, ma anche il richiamo degli slanci avventurosi e l’istinto della salutare ribellione. Celebrando il gusto del racconto e l’innato romanticismo, Weir è riuscito nell’impresa di rafforzare il proprio ruolo nell’establishment hollywoodiano pur rimarcando una distanza piuttosto netta con l’industria del cinema americano. Witness – Il testimone, Mosquito Coast, L’attimo fuggente, Fearless – Senza paura, The Truman Show e Master & Commander sono le tappe principali di un percorso artistico che ha saputo conservare la sua integrità di fondo sin dentro il successo commerciale dei film realizzati».

Questa invece la dichiarazione del diretto interessato, Peter Weir: «La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia e il suo Leone d’Oro fanno parte dell’immaginario del nostro mestiere. Essere premiati per il lavoro di una vita come registi è un grande onore».

Il regista australiano ritirerà il premio nel corso dell’ 81^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 28 agosto al 7 settembre 2024.

Foto: Gareth Cattermole/Getty Images

Fonte: Biennale Cinema

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