Venezia 68, Christoph Waltz: «Tra una settimana comincio a lavorare per Tarantino»
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Venezia 68, Christoph Waltz: «Tra una settimana comincio a lavorare per Tarantino»

Il bastardo senza gloria Hans Landa, a Venezia per presentare Carnage, lo ha confessato a Best Movie

Venezia 68, Christoph Waltz: «Tra una settimana comincio a lavorare per Tarantino»

Il bastardo senza gloria Hans Landa, a Venezia per presentare Carnage, lo ha confessato a Best Movie

Ha l’aria serena e soddisfatta Christoph Waltz. Camicia bianca e pantaloni neri, lo sguardo intelligente e arguto, la battuta pronta a troncare qualsiasi domanda superflua su Carnage (di Roman Polanski, in concorso a Venezia 68) o sulla sua predisposizione naturale per i ruoli da cattivo. Riguardo alla barba discretamente folta e ai baffi che sfoggia a Venezia, ha spiegato che tante volte il look dipende dalle esigenze di copione. Alla domanda su quanto sia ancora in contatto con il regista del film che gli ha regalato una improvvisa celebrità in tutto il mondo, ovvero Quentin Tarantino, ha risposto: «Tra una settimana torno a lavorare con lui». Le due risposte sommate insieme sono già  due indizi succulenti per tutti gli amanti dei film del regista culto. Ovviamente, non ha dato altri dettagli sulla storia, ma sappiamo che si tratta di Django Unchained, che vede impegnato – oltre a Waltz – un cast di attori del calibro di Leonardo DiCaprio, Samuel L. Jackson e Jamie Foxx. La storia di questo film che dovrebbe rappresentare un omaggio al genere spaghetti western tanto amato da Tarantino, da quanto già  trapelato in Rete, tratterà  molto probabilmente dello schiavo Django (Foxx), che viene addestrato da un cacciatore di taglie (Waltz) a diventare a sua volta cacciatore di taglie. Il suo mentore lo aiuterà  a liberare la moglie, che è diventata nel frattempo schiava di un crudele proprietario terriero (DiCaprio), e ad avere la sua vendetta.
Waltz, inoltre, ha ribadito a Best Movie, il suo amore per Polanski e la sua feroce speranza di essere richiamato al più presto su un suo set: «E’ pedante come lo sono io, è affezionato ai dettagli come lo sono io, è pignolo come lo sono io. E adoro il suo senso dell’umorismo così sarcastico. Io amo quell’uomo». Sul fatto di essere in trasferta a Venezia ha detto: «La prima volta che ho visto Venezia ho pensato che non potesse appartenere a questa Terra e ogni volta che ci torno penso: “Vedi Venezia e poi muori”». (Foto Getty Images)

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