Venezia 69, le Spring Breakers Ashley Benson e Vanessa Hudgens: «Essere cattive è uno sballo»
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Venezia 69, le Spring Breakers Ashley Benson e Vanessa Hudgens: «Essere cattive è uno sballo»

Le ex brave ragazze del film in gara di Harmony Korine rivelano i retroscena della lavorazione e delle scene hot con il loro idolo James Franco, per l'occasione in versione gangster hip hop

Venezia 69, le Spring Breakers Ashley Benson e Vanessa Hudgens: «Essere cattive è uno sballo»

Le ex brave ragazze del film in gara di Harmony Korine rivelano i retroscena della lavorazione e delle scene hot con il loro idolo James Franco, per l'occasione in versione gangster hip hop

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«Per la prima volta, credo, un film mostra quattro giovani ragazze che riescono a fare a prendersi tutto ciò che vogliono, compreso il potere. Ed è stato difertentissimo interpretare uno di questi personaggi. Impugnare le pistole, picchiare: è stata l’esperienza più divertente della mia vita». Sono le parole dell’attrice televisiva californiana Ashley Benson, catapultata sotto i riflettori del Lido di Venezia per la 69esima edizione della Mostra, grazie al controverso film in concorso di Harmony Korine, Spring Breakers (leggi la recensione), presentato oggi in conferenza stampa. Un commento che la dice lunga sul desiderio di emancipazione dalle serie tv teen del gruppo di attrici protagoniste, che nel film danno vita a ragazze senza scrupoli, il cui unico scopo sembra il divertimento. «Vacanze di primavera per sempre» è il motto/sogno inseguito e più volte ribadito nell’opera di grande impatto visivo/stilistico, che non si pone nessun giudizio morale. Anzi. E la scelta di quattro protagoniste, note come “fidanzatine d’America” non è stato affatto casuale come ammette il regista, che alla pop-corn tv dalla quale le ragazze provengono ha attinto molto per raccontarci una nuova generazione.

Spring Breakers racconta l’avventura di quattro liceali statunitense che si conquistano il loro sfrenato spring break con una rapina, finiscono in galera, ma vengono liberate dalla cauzione di un gangster che le assolda come sicarie.

La Benson, d’altra parte, ammette di non aver patito particolari difficoltà neppure durante le bollenti scene di sesso a tre con i colleghi James Franco e Vanessa Hudgens (che deve il successo grazie all’impeccabile Gabriella Montez della serie disneyana High School Musical): «Recitare con James Franco è stato un privilegio perché sono una sua fan. Inizialmente, però, ho avuto qualche timore, perché era la prima volta che facevo qualcosa del genere. Ma poi è stato semplice. Sul set c’eravamo solo noi attori, il regista e il direttore della fotografia. La presenza della mia migliore amica Vanessa è stata di grande aiuto: non ero sola». E proprio la Hudgens interviene a dare manforte alla collega: «Quando ho ricevuto il copione temevo che non sarei riuscita ad affrontare il ruolo naturalmente. Ma sul set è stato fantastico. Fare la cattiva ragazza è divertentissimo».

Meno a suo agio nei panni della bad girl si è dimostrata, invece, Selena Gomez (famosa anche lei grazie alle serie di Disney Channel), che per non intaccare del tutto la sua faccia pulita e non deludere i fan, ha preferito rinunciare all’ingaggio iniziale e ripiegare su un ruolo meno eccessio nel film: «Arrivando dal mondo Disney chiaramente vengo etichettata. Questo film mi ha dato una possibilità di crescere. Ma ho preferito evitare uno shock troppo grande ai miei fan»,  scegliendo il personaggio di Faith, che come si evince dal nome è mosso dalla fede e da principi più saldi delle sue amiche. D’altra parte, citando il suo personaggio, James Franco ha offerto alla giovane collega un altro punto di vista: «I ragazzini di Disney Channell ameranno questa roba!».

Proprio alla gioventù di oggi, in fondo, Korine si è ispirato, trascorrendo con dei veri liceali qualche giorno di spring break… «E’ una generazione con un tipo di anima nuova, cresciuta con i videoclip e i videogiochi e le bambine in tv. Il passo dal vedere a fare è piccolo. Mi incuriosiscono questi personaggi e li ho raccontati». Anche attraverso la loro musica, a partire da quella di Britney Spears, che ha un ruolo fondamentale in tutto il film: «Volevo sviluppare un movimento e una narrativa liquidi. Volevo che lo spettatore passasse attraverso un’esperienza. E la musica, in questo caso la poesia pop, è utile in questo». Un aspetto sottolineato anche da Franco, che del film è anche co-produttore: «Britney Spears e le sue canzoni hanno avuto un’influenza enorme sul film per comprendere la cultura che sta dietro a quest’opera. Anche se poi questa musica è stata trasformata e inserita in un contesto nuovo». (Foto Getty Images)

Sotto, la gallery del photocall di Spring Breakers al Festival di Venezia:

(Foto Getty Images)

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