È stato attribuito a Pedro Almodóvar il Leone d’Oro alla carriera per un regista della 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre 2019. La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.
Nell’accettare il riconoscimento, Almodóvar ha dichiarato:
«Sono molto emozionato e onorato per il regalo di questo Leone d’Oro. Ho bellissimi ricordi della Mostra di Venezia. Il mio debutto internazionale ha avuto luogo lì nel 1983 con L’indiscreto fascino del peccato. Era la prima volta che uno dei miei film viaggiava fuori dalla Spagna. È stato il mio battesimo internazionale ed è stata una meravigliosa esperienza, come lo è stata il mio ritorno con Donne sull’orlo di una crisi di nervi nel 1988. Questo Leone diventerà la mia mascotte, insieme ai due gatti con cui vivo. Grazie dal profondo del cuore per questo premio.»
Il Direttore Alberto Barbera, ha motivato la decisione di assegnare il riconoscimento ad un autore come Almodóvar con le seguenti parole:
«Non è solo il più grande e influente regista spagnolo dopo Buñuel, ma l’autore che è stato capace di offrire della Spagna post-franchista il ritratto più articolato, controverso e provocatorio. I temi della trasgressione, del desiderio e dell’identità sono il terreno d’elezione dei suoi lavori, intrisi di corrosivo umorismo e ammantati di uno splendore visivo che conferisce inediti bagliori all’estetica camp e della pop-art a cui si rifà esplicitamente. Il mal d’amore, lo struggimento dell’abbandono, l’incoerenza del desiderio e le lacerazioni della depressione, confluiscono in film a cavallo fra il melodramma e la sua parodia, attingendo a vertici di autenticità emotiva che ne riscattano gli eventuali eccessi formali. Senza dimenticare che Almodóvar eccelle soprattutto nel dipingere ritratti femminili incredibilmente originali, in virtù della rara empatia che gli consente di rappresentarne la forza, la ricchezza emotiva e le inevitabili debolezze con un’autenticità rara e toccante.»
Pedro Almodóvar, lo ricordiamo, può vantare una ricca filmografia che lo ha reso uno dei maggiori registi europei nel mondo; tra i suoi titoli più importanti possiamo citare opere come Donne sull’orlo di una crisi di nervi (1988), Tutto su mia madre (1999), Parla con lei (2002), La mala educaciòn (2004) e il suo ultimo lavoro Dolor y Gloria, recentemente premiato al Festival di Cannes con il riconoscimento al Miglior attore, assegnato al protagonista Antonio Banderas.
Fonte: Biennale
Foto: Getty
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