A Venezia 78 è la grande notte di Paolo Sorrentino, che ottiene dalla giuria il Leone d’argento – Gran Premio della Giuria per il suo autobiografico È stata la mano di Dio, insignito anche del premio Mastroianni per l’attore emergente andato al giovane protagonista Filippo Scotti, interprete nel film dell’alter ego dello stesso Sorrentino da adolescente.
Nell’accettare il premio Sorrentino, omaggiato da una standing ovation, ha letto un lungo, a tratti ironico e spesso toccante discorso, nel corso del quale si è anche commosso.
«Dovete avere un po’ di pazienza perché sono un po’ emozionato (…) – ha detto il regista premio Oscar esordendo sul palco della Sala Grande – Volevo ringraziare la troupe che è stata eccezionale e mi ha aiutato in un film non facile e tutti i personaggi del film, i miei genitori, Maradona, i miei fratelli. Volevo ringraziare mia moglie Daniela che sono vent’anni e passa che mi sopporta e mi vuole bene, i miei figli Anna e Carlo (…) Ogni tanto qualcuno un po’ antipatico dice: perché fai un altro film con Toni Servillo? E io ora posso dirgli: guardate dove sono arrivato facendo i film con Toni Servillo (…) Devo ringraziare quelli che mi hanno accolto da ragazzo che sono Antonio Capuano e Umberto Contarello ma soprattutto il mio primo produttore e il mio più caro amico Nicola Giuliano (Sorrentino ha lasciato andare la commozione proprio citando quest’ultimo, che nel frattempo non è più il suo produttore, ndr)».
«Poi niente, volevo parlarvi di due scene nel film che ci sono – conclude il regista – Una è un sogno che non ho fatto e c’è un ometto di 1,60 su un campo di calcio che vi ringrazia e che si chiama Maradona. E che ci crediate o no questo è il più grande premio, ottenere che Maradona vi ringrazi. E poi un’altra scena che non c’era nel film: il giorno del funerale dei miei genitori – sembra triste, ma è addirittura allegra – il preside della mia scuola mandò solo una rappresentanza di quattro compagni di classe e non tutta la classe e io ci rimasi malissimo. Però oggi non ha più importanza, perché oggi è venuta tutta la classe che siete voi. Grazie, grazie mille».
Trovate il video di seguito, a partire da 2h 14′ 17”, all’interno del video integrale della cerimonia di chiusura di Venezia 78 sul canale YouTube Biennale Channel della Biennale di Venezia.
Poco più tardi, durante la conferenza stampa tradizionale dei premiati, Sorrentino ha anche aggiunto: «Ho scoperto la semplicità. Con l’età ho capito che ci sono tante cose non necessarie a cui è inutile pensare. Per cui forse d’ora in poi farò film più semplici. Poi, a furia di parlare dei miei dolori, mi sto annoiando dei miei dolori. E sto scivolando in una discreta felicità».
Foto: FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images
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