A sessant’anni dalla sua morte, il mito di Marilyn Monroe non accenna a svanire. Poche persone sono riuscite a entrare nell’immaginario collettivo come la modella e attrice americana morta prematuramente a trentasei anni. Dieci anni dopo il suo ultimo lungometraggio di finzione (Cogan – Killing Them Softly), Andrew Dominik torna dietro la macchina da presa per dirigere Blonde, storia romanzata della vita di Marilyn che adatta l’omonimo romanzo scritto da Joyce Carrol Oates, che viene presentata oggi alla Mostra del Cinema di Venezia. La protagonista assoluta del film è Ana De Armas, che riporta in vita Marilyn con grande intensità e dedizione.

Per il regista australiano si tratta di un progetto di passione: sono molti anni, infatti, che cercava di realizzare Blonde. “Alcuni progetti ti impegnano per due, tre anni al massimo, dopodiché poi puoi andare avanti con altre idee. Altri, come questo, non ti lasciano mai andare. Ho continuato per anni ad avere nuove idee da inserire nel film, grazie innanzitutto alla complessità e alla bellezza del romanzo di Joyce Carrol Oates che continuava a ispirarmi. Trovare i finanziamenti necessari è stato difficilissimo, ma alla fine siamo riusciti a fare il film che volevamo.”

VENICE, ITALY – SEPTEMBER 08: Adrien Brody and Ana de Armas attend the photocall for the Netflix Film “Blonde” at the 79th Venice International Film Festival on September 08, 2022 in Venice, Italy. (Photo by Andreas Rentz/Getty Images for Netflix)

Dominik ha ricordato quando ha capito che Ana De Armas era la persona giusta per interpretare Marilyn: “L’ho vista in Knock Knock di Eli Roth e ho notato subito la giusta somiglianza fisica e le sue capacità attoriali. L’ho convocata per un provino e ho capito che avevo trovato la mia protagonista nel momento stesso in cui è entrata dalla porta. Il suo arrivo ha permesso al progetto di prendere davvero vita.”

“Quando mi ha proposto il provino,” ha continuato la De Armas, “Andrew mi ha chiesto quanto tempo mi servisse per prepararmi. Gli ho risposto una settimana. In quei sette giorni, ho lavorato molto sul linguaggio del corpo, sulla voce, addirittura su un make up adatto al personaggio. Una volta ottenuto il ruolo, ho dovuto cercare l’equilibrio giusto per interpretare in maniera altrettanto convincente sia Norma Jean che Marilyn, il personaggio pubblico e la donna nel suo privato. E sa da una parte riportare in vita l’icona è stato comunque difficile, sono state le scene più intime delle quali non abbiamo documentazione a permettermi di dare veramente tutto come attrice.“

VENICE, ITALY – SEPTEMBER 08: Julianne Nicholson, Adrien Brody, Andrew Dominik and Ana de Armas attend the photocall for the Netflix Film “Blonde” at the 79th Venice International Film Festival on September 08, 2022 in Venice, Italy. (Photo by Andreas Rentz/Getty Images for Netflix)

Del cast fa parte anche il Premio Oscar Adrien Brody, che nel film interpreta il drammaturgo Arthur Miller, marito di Marilyn. Durante la conferenza stampa, l’attore si è dichiarato fortunato ad aver potuto ammirare sul set la maestria di Dominik e della De Armas, ringraziando l’attrice per avergli dato la possibiltà di assistere a una Marilyn rediviva che recitava al suo fianco. “Sono molto affezionato alla figura di Marilyn,” ha dichiarato Brody, “la dualità della sua persona mi ha sempre colpito. Credo che film coraggiosi come Blonde siano necessari per riflettere sulle sofferenze che molte donne hanno sopportato per troppo tempo in silenzio e nell’indifferenza.”

Il regista e gli attori hanno anche raccontato di aver percepito la presenza della compianta attrice durante la lavorazione: “Abbiamo iniziato le riprese nell’anniversario della sua morte, evento che abbiamo girato nella stanza in cui è avvenuto davvero. Provavamo tutti un forte senso di responsabilità nei confronti della sua memoria,” ha ammesso Andrew Dominik.

VENICE, ITALY – SEPTEMBER 08: Ana de Armas and Adrien Brody attend the photocall for “Blonde” at the 79th Venice International Film Festival on September 08, 2022 in Venice, Italy. (Photo by Daniele Venturelli/WireImage)

“Ho accettato questo ruolo per mettermi alla prova”, ha concluso Ana De Armas, “è stata un’esperienza tanto meravigliosa artisticamente quanto umanamente difficile. Considero questo film e questo personaggio come un grande dono e porterò quest’esperienza per sempre con me.”

Foto: Getty (Vittorio Zunino)