Giornate di grandi annunci per la Mostra del cinema di Venezia, che dal 31 agosto al 10 settembre 2022 celebrerà la sua 79° edizione. Dopo aver rivelato che il regista e sceneggiatore Paul Schrader sarà insignito del Leone d’Oro alla Carriera, ora dal sito della Biennale si apprende che Rocío Muñoz Morales sarà la madrina di Venezia 79.

L’attrice e conduttrice spagnola naturalizzata italiana condurrà le serate di apertura e di chiusura della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera. Sarà lei ad aprire le danze sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, quindi guiderà la chiusura e la consegna dei Leoni e degli altri premi ufficiali della Mostra.

Nata a Madrid nel 1988, Rocío Muñoz Morales è una celebre attrice, conduttrice ed ex modella. Ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo in giovane età come ballerina professionista, per poi debuttare nel cinema italiano nel 2012 grazie a Paolo Genovese e al film Immaturi – Il viaggio. Dal 2013 è stata poi protagonista femminile della serie Un passo dal cielo in onda su Rai 1.

Non è nuova ai grandi palchi italiani: nel 2013 ha affiancato Carlo Conti nella conduzione del 65° Festival di Sanremo durante le cinque serate. Per il cinema italiano è tornata a recitare in Natale da chef di Neri Parenti (2017) e Tu mi nascondi qualcosa di Giuseppe Loconsole (2018). Parallelamente, in Spagna ha condotto l’edizione 2018 Bailando con las estrellas e per due anni di fila ha presentato la maratona televisiva della notte di Capodanno.

Non mancano anche le esperienze a teatro: nel 2017 con lo spettacolo Certe notti, a cui sono seguiti Dì che ti manda Picone (2018), Love Letters (2019), Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo Squartatore (2020), Parlami d’amore Mariù (2021) e Fiori d’acciaio (2022). Nel 2021 inoltre è tornata al cinema italiano con la commedia di Enrico Vanzina, Tre sorelle. A maggio di quest’anno, la rivedremo nella serie tv Giustizia per tutti di Maurizio Zaccaro e nel film per Sky (Im)perfetti criminali di Alessio Maria Federici, oltre che in due produzioni indipendenti: Uomini da marciapiede di Francesco Albanese per RaiCinema e Troppa famiglia di Pierluigi Di Lallo.

Foto: Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Fonte: La Biennale