Johnny Depp ha 52 anni. Negli anni ’90, quando iniziò a scalare l’Olimpo di Hollywood molte delle ragazzine armate di sacco a pelo che da ieri notte lo aspettano ai bordi del red carpet, non erano ancora nate. Eppure sono qui, smartphone alla mano, che sventolano cartelloni in cui campeggiano dichiarazioni d’amore.
Effettivamente Depp di fascino ne ha sempre avuto da vendere, eppure oggi si presenta al Lido appesantito (guarda le foto), con i capelli impomatati e una giacca verde dello stesso colore della Heineken che ha in mano, e che continuerà a bere per tutta la conferenza stampa.
Depp è al Festival per presentare Black Mass, in cui – con tanto di parrucchino e lenti a contatto celesti – interpreta il gangster James ‘Whitey’ Bulger.
Non è la prima volta che lo vediamo trasformarsi sotto gli effetti di un abile truccatore, ma perchè Depp sceglie spesso parti che gli richiedono una trasformazione radicale?
«Quando ho iniziato a fare questo mestiere sono rimasto per anni incastrato in un ruolo televisivo in cui dovevo essere e sembrare quello che loro volevano che fossi. Era davvero frustrante. Volevano fare di me un ragazzo da poster. Ma io ho sempre amato gli attori capaci di cambiare radicalmente per il loro ruolo, così ho voluto farlo anche io. Si ha una grande responsabilità nei riguardi della audience di cambiare, e dargli ogni volta qualcosa di nuovo, che non si aspettano. Non voglio annoiarli essando sempre la stessa persona, facendo sempre e solo me stesso. È una cosa allo stesso tempo pericolosa, ma anche rassicurante, ma soprattutto è una sfida che faccio ogni volta. Proprio così, questo è quello che faccio per vivere.»
«Il look di questo film è stato scelto in maniera accurata. Con Scott (Cooper, il regista n.d.r.) avevamo deciso che dovevo assomigliare a Jimmy il più possibile. Avevo anche chiesto al suo avvocato il permesso di incontrarlo in carcere. Ma lui, con molta gentilezza ha declinato invito.»
«Johnny ha fatto un lavoro straordinario – ci dice il regista – Alcuni dei veri protagonisti delle vicende che abbiamo raccontato sono venuti sul set. Un giorno ho visto uno di loro scuotere la testa, mi sono avvicinato preoccupato, ma lui mi ha risposto: “È esattamente come Jimmy“.»
James ‘Whitey’ Bulger è stato per anni una delle persone più ricercate dalla FBI, ma che con l’FBI collaborò per anni, aproffittando della situazione ed eliminando pian piano tutti i suoi concorrenti criminali, mafia italiana in primis.
«Whitey era un criminale, ma era molto amato a Sud Boston. Per alcune piccole parti – racconta Scoot Cooper – volevo attori non professionisti. Ho chiesto a una signora incontrata per strada di interpretare la madre dei fratelli Bulger, mi ha risposto un paio di giorni dopo che non poteva farlo, James Bulger aveva fatto tanto per la sua città. »
«Era molto legato alla sua famiglia, alla madre, al fratello, e a John Connolly, l’agente dell’FBI con cui era cresciuto – conferma Depp – era capace di aiutare le vecchiette con la spesa, e dieci minuti dopo di uccidere un uomo. È affascinante quando ci sono tutte queste sfumature, puoi andare da 90 a 20, e da 20 a 120. È una sfida, è complicato, ma anche soddisfacente.»
Poi una parola per le ragazze che lo stanno aspettando fuori: «Non voglio chiamarle fan, è una parola che non mi piace. Sono i nostri datori di lavoro. Il fatto che spendano i loro soldi per andare al cinema è emozionante. Per cui ringrazio i miei boss che sono qua fuori»