Per quanti anni di studio o di esperienza si possano avere alle spalle, quello dell’attore è un mestiere che riesce sempre a rivelarsi sconvolgente e traumatico, specialmente quando si tratta di dover girare scene o film in grado di regalare un autentico disagio ai protagonisti. C’è chi ha sviluppato delle vere e proprie fobie che non aveva mai avuto prima, chi ha riportato gravi danni fisici e chi, invece, si è “limitato” a delle gravi dipendenze da farmaci. Scoprite di chi si tratta nella nostra gallery di oggi “Da Henry Cavill a Kristen Stewart: venti attori traumatizzati dai propri ruoli in un film.
Kristen Stewart – Personal Shopper
La protagonista durante le riprese ha dovuto faticare molto per non essere inghiottita dal malessere del suo personaggio, che deve fare costantemente i conti con il dolore della perdita e con temi come la morte e quello che c’è oltre. “Dio questo ruolo mi ucciderà” ha esclamato leggendo il copione, dichiarando successivamente: “Per me è stato davvero traumatico girare ogni scena, ho provato un’estrema ansia sia a livello fisico che mentale”.
Gerard Butler – 300
L’attore ha dichiarato di aver sviluppato una vera e propria dipendenza da antidolorifici dopo le riprese del film, alle quali è seguito un breve periodo di ricovero proprio per uscirne. A quanto pare il regista Zack Snyder avrebbe diretto 300 in maniera un po’ troppo rigorosa, richiedendo a Butler degli sforzi eccessivi per il suo fisico, tanto da causargli dei dolori lancinanti in tutto il corpo, superati appunto grazie all’abuso di farmaci!
Sebastian Stan – I, Tonya
L’attore, che interpreta l’ex marito della protagonista, ha dichiarato di essere stato letteralmente terrorizzato all’idea di prendere parte al film dedicato alla storia di Tonya Harding. Come mai? Stan ha spiegato che la sua paura delle piste di pattinaggio lo ha messo in difficoltà durante le riprese: “Non ho mai pattinato, mai. Sono traumatizzato solo dall’idea. Vedo quei bambini sulla pista che cadono, e io continuo a pensare che mi succederà lo stesso e arriverà qualcuno che con le lame dei suoi pattini mi taglierà i polsi!”.
Nicole Kidman – Big Little Lies
L’attrice lo ha definito “uno dei ruoli più difficili della mia vita”, che è stato in grado di toccarla nel profondo e lasciarla scossa, arrabbiata e triste anche dopo le riprese. Nella serie la Kidman interpreta una donna vittima di una tormentata relazione, fatta di abusi e dolore, temi che l’hanno portata a provare una forte empatia nei confronti di tutte le donne costrette a vivere certe situazioni nella vita reale. Un ruolo che – dice – non dimenticherà molto facilmente.
Jennifer Lawrence – Hunger Games
L’attrice ha ottenuto il suo enorme successo proprio grazie alla saga che la vede protagonista, ma bisogna ammettere che ha praticamente dato tutta se stessa per immedesimarsi al meglio nel personaggio, fino a riportare traumi fisici non indifferenti. In una scena in cui Katniss nuota, l’acqua usata durante le riprese era talmente fredda, che l’attrice ha addirittura sofferto di una grave perforazione del timpano, ritrovandosi inoltre coperta da una serie di graffi e ferite. Ma il peggio è arrivato con l’ultimo film della saga, in particolare con la scena dell’esplosione nel tunnel: pare che il fumo fosse talmente fitto che la Lawrence ha quasi rischiato di soffocare!
Alicia Vikander e Cara Delevingne – Tulip Fever
Il film è costato ben 25 milioni e ne ha incassati solo 7, ma se non vi sembra già abbastanza imbarazzante per il cast, sappiate che le due protagoniste non si sono sentite affatto a loro agio durante le riprese. Sia Alicia Vikander che Cara Delevingne hanno già avuto esperienza nel girare scene di nudo, ma a quanto pare non è mai troppa, considerando che hanno entrambe dichiarato di essersi sentite a disagio come non mai durante le scene di sesso. Una fatica che le ha ripagate davvero poco!
Mia Farrow – Rosemary’s Baby
Le riprese del demoniaco film di Polanski devono essere state parecchio traumatiche per la protagonista Mia Farrow. Nonostante fosse una vegetariana convinta, quando le fu comunicato che avrebbe dovuto mangiare del pollo crudo in una scena, l’attrice decise di accettare ugualmente la parte. Quello che però non sapeva, è che Polanski le avrebbe fatto girare la sequenza in questione tante di quelle volte da costringerla ad ingerire quantità spropositate di carne cruda, anziché qualche pezzettino come aveva immaginato all’inizio!
Bill Skarsgard e Jack Dylan Grazer – IT
Come poteva un film così spaventoso non essere traumatico per i suoi protagonisti? L’attore che presta il volto al terrificante clown ha raccontato di essersi sentito tremendamente in colpa, dopo il suo primo giorno di riprese, per aver spaventato a morte durante una scena il giovane Jack Dylan Grazer, che nel film interpreta Eddie. Come previsto dal copione, Skarsgard ha iniziato ad urlargli in faccia cercando di essere il più spaventoso possibile e, come conseguenza, il piccolo è scoppiato a piangere singhiozzando dalla paura! Per entrambi è stata davvero durissima!
Janet Leigh – Psycho
Ancora un film di Hitchcock, ma questa volta senza alcuna colpa da parte del regista. Chi non conosce la famosa scena della doccia nel capolavoro Psycho? Ebbene, sappiate che l’attrice protagonista, Janet Leigh, non è stata più la stessa da quando l’ha interpretata. No, nessun abuso particolare o controversie di alcun tipo sul set. Semplicemente la star, dopo essersi rivista nella scena in questione, ha iniziato ad avere il terrore di farsi un semplice bagno, fino ad arrivare a sviluppare una vera e propria fobia… per le docce!
Casey Affleck – A Ghost Story
Si tratta forse di uno dei film più particolari del 2017 e, quando il protagonista Casey Affleck ha letto la sceneggiatura, ne è stato davvero entusiasta. Peccato che non avesse messo in conto cosa significava nell’atto pratico trascorrere tutto il tempo sotto un lenzuolo, fare movimenti lenti e quasi impercettibili e stare immobile per la maggior parte del tempo. Per l’attore è stata un’esperienza interessante ma allo stesso tempo “una delle più difficili e traumatiche della carriera”
Maria Schneider – Ultimo Tango a Parigi
Si tratta forse di una delle scene più controverse della storia del cinema e sicuramente uno degli abusi sul set dalle conseguenze psicologiche peggiori di sempre, tanto da aver portato l’attrice che l’ha subìto alla depressione e all’abuso di droghe. Parliamo del famoso stupro di Ultimo Tango a Parigi, che, secondo quanto dichiarato dalla protagonista Maria Schneider e successivamente ammesso dallo stesso regista, è stato girato senza fornire alcuna indicazione all’attrice, proprio per rendere il tutto più realistico. In particolare, alla Schneider non era stato comunicato che la scena prevedesse l’utilizzo del burro, e la paura provata durante le riprese è stata così forte da averla fatta piangere per lo shock.
L’intero cast – Roar
Forse in pochi ricorderanno questo titolo del 1981, ma sappiate che si è guadagnato l’appellativo di “film più pericoloso della storia”. Come mai? Per terminare la lavorazione ci sono voluti 11 anni. Questo perché circa 100 membri della crew – tra staff e cast – sono stati feriti durante le riprese a causa della presenza di animali non addestrati. L’attrice Tippi Hedren è stata calpestata da un elefante, mentre sua figlia Melanie Griffith ha avuto bisogno di 50 punti di sutura per chiudere uno squarcio provocato dal graffio di un leone. Non è andata meglio al direttore della fotografia, a cui un il felino ha addirittura fatto lo scalpo, incidente che ha richiesto ben 220 punti. Fortunatamente nessuno è morto durante la lavorazione del film, ma è molto probabile che tutti coloro che hanno preso parte alle riprese faranno fatica a dimenticare quegli 11 anni.
Henry Cavill – Justice League
Cosa ci sarà mai di così traumatico nell’interpretare Superman? Beh, nel ruolo assolutamente niente. Se non fosse che all’attore è stato chiesto di girare dei reshoot mentre si trovava sul set di Mission: Impossible 6, dove sfoggiava due baffoni che per contratto non avrebbe potuto tagliare fino alla fine delle riprese. La Warner Bros si è però rifiutata di attendere tutto questo tempo, così si è optato per la rimozione in CGI, con un risultato davvero… imbarazzante. Essere diventato il bersaglio di continui meme e prese in giro da parte dei fan non è stato per niente gradevole, come dichiarato dallo stesso Cavill in un secondo momento!
Cate Blanchett – Manifesto
Vi basti sapere che in questo film l’attrice protagonista interpreta ben 13 personaggi, e il tutto è stato girato in soli 12 giorni, spingendo Cate Blanchett ad andare oltre il limite delle sue possibilità. La protagonista ha dichiarato che l’esperienza è stata durissima, tanto che ad un certo punto aveva persino pensato di abbandonare il ruolo: “Quando ho letto la sceneggiatura ero davvero angosciata, ma sai, avevo già accettato la parte. La quantità di testo era davvero snervante. Non sono mai stata un’esibizionista, e questo ruolo mi ha obbligata a spingermi davvero oltre il limite”.
Tippi Hedren – Gli Uccelli
Nonostante il regista avesse assicurato all’attrice che avrebbe recitato in sicurezza e al fianco di uccelli meccanici, la protagonista dell’inquietante film di Hitchcock, in verità, ha dovuto subire quasi tutti i tormenti che abbiamo visto nella pellicola. La povera Tippi Hedren (la stessa di Roar!) si è ritrovata a dividere il set con gabbiani, corvi e cornacchie addestrati a colpirla, che le hanno causato graffi, ferite e uno spavento non indifferente. Come se non bastasse, Hitchcock iniziò ad avere comportamenti ossessivi nei suoi confronti, arrivando persino – secondo quanto dichiarato dalla star – a molestarla sessualmente sul set.
Léa Seydoux e Adèle Exarchopoulos – La vita di Adele
Nonostante il film sia stato un vero successo, le due attrici hanno dichiarato di non avere la benché minima intenzione di lavorare nuovamente con il regista Abdellatif Kechiche. Secondo quanto raccontato dalle protagoniste, nessuno le aveva avvertite riguardo l’entità delle scene di sesso. In particolare, Léa Seydoux ha dichiarato che la sequenza erotica più famosa ha necessitato di ben dieci giorni di riprese a causa del disagio provato nel girarla, e in particolare per le pretese del regista, che ha voluto ripeterla più e più volte gridandole di picchiare – nel mentre – Adèle Exarchopoulos.
Idris Elba – 100 Streets
Nonostante il film in questione non sia stato particolarmente acclamato, per Idris Elba non è stato semplicissimo prendere parte alle riprese a causa di una scena in particolare. Come mai? Per lui si trattava solo della seconda scena di nudo della sua carriera, che è riuscita a metterlo decisamente a disagio: “Gemma Arterton e il regista Jim O’Hanlon sono professionisti, ma certe scene sono sempre difficili. Loro hanno reso le cose un po’ più semplici, ma è sempre una cosa molto complicata”.
Il cast – The Blair Witch Project
Vi siete mai chiesti da dove venga tutto quel pathos che ha reso il film uno dei mockumentary più realistici di sempre? Riprese amatoriali e campagna pubblicitaria a parte, il merito va soprattutto alle “torture” inflitte al cast. Per spaventare i protagonisti nel modo più autentico possibile infatti, il regista li ha abbandonati nei boschi per ben otto giorni, mantenendo il minimo contatto con loro, sufficiente a fornire provviste e qualche indicazione sulle riprese. Non solo, allo staff è stato chiesto di scuotere le tende ai malcapitati mentre stavano dormendo o di fare rumori inquietanti nel cuore della notte, e per giunta, negli ultimi giorni delle riprese è stato fornito sempre meno cibo agli attori, così da renderli esausti, arrabbiati, spaventati e disperati nel modo più realistico possibile.
Malcolm McDowell – Arancia Meccanica
Il controverso capolavoro di Stanley Kubrick è riuscito nel doppio intento di essere disturbante sia per il pubblico che per il suo protagonista. Nella famosa sequenza del lavaggio del cervello, Malcolm McDowell è stato costretto a tenere gli occhi aperti con il divaricatore così a lungo, che dopo le riprese è rimasto cieco per qualche giorno. Come se non bastasse, l’attore ha riportato numerosi graffi alla cornea e un trauma psicologico non da poco!
Arnaud Valois e Nahuel Pérez Biscayart – 120 battiti al minuto
Il film, oltre a trattare temi particolarmente crudi come la morte e la malattia, mostra delle scene letteralmente strazianti, in particolare per Nauhel, che interpreta un uomo malato di AIDS. Entrambi gli attori hanno dichiarato che è stata durissima riuscire ad arrivare alla fine delle riprese, e addirittura Valois ha quasi deciso di abbandonare il film a metà perché emotivamente stremato.
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