Videogame: l'horror made in Italy
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Videogame: l’horror made in Italy

Un viaggio attraverso le migliori produzioni videoludiche made in Italy, alla scoperta di un filone horror sempre più prolifico e culminato nel terrificante close to the sun, passando per una serie di titoli altrettanto spaventosi e non adatti ai deboli di cuore

Videogame: l’horror made in Italy

Un viaggio attraverso le migliori produzioni videoludiche made in Italy, alla scoperta di un filone horror sempre più prolifico e culminato nel terrificante close to the sun, passando per una serie di titoli altrettanto spaventosi e non adatti ai deboli di cuore

Qalcuno potrà parlare di puro caso, altri potranno collegare questo trend a maestri del cinema come Mario Bava e Dario Argento, precursori del brivido apprezzati a livello internazionale. Sta di fatto che, se parliamo di made in Italy, uno dei generi videoludici in cui il nostro Paese si sta dimostrando estremamente prolifico è proprio l’horror.

Partiamo col raccontarvi Close To The Sun – premiato con il Best Italian Game ai recenti Italian Video Game Awards –, avventura in prima persona sviluppata dalla software house capitolina Storm in a Teacup. Ambientato nel 1890, il gioco vi catapulta a bordo della Helios, nave progettata da Nikola Tesla con l’obiettivo di ospitare un gruppo di ricercatori impegnati a traghettare il mondo in una nuova era attraverso le loro invenzioni. Qualcosa va storto e la sete di progresso si trasforma in catastrofe: un mistero su cui la protagonista dovrà indagare facendosi largo tra orde di sopravvissuti in preda alla follia.

Passiamo poi agli efferati omicidi al centro di Remothered: Tormented Fathers titolo di Stormind Games che attinge a piene mani dall’immaginario de Il silenzio degli innocenti per declinarsi in uno titolo stealth zeppo di jump scare. The Town Of Light invece, produzione targata LKA.it, esplora invece il dramma sociale e storico legata ai manicomi. Più precisamente l’avventura è ambientata nell’ex ospedale psichiatrico di Volterra, in cui la protagonista, attraverso una serie di flashback, rivivrà il trattamento disumano riservato ai pazienti nell’Italia degli anni ’30.

Cambiamo totalmente location per raccontarvi Still There, un thriller psicologico sci-fi ambientato nello spazio, sviluppato da Iceberg Interactive per PC e Nintendo Switch, che mette il giocatore nei panni di una sorta di guardiano del faro in una stazione spaziale. Tante citazioni anni ’80 e puzzle da risolvere tramite cui si scopriranno dettagli inquietanti legati alla sua permanenza sulla base.

Tra le produzioni più recenti uscite nel corso dell’anno vi consigliamo The Suicide of Rachel Foster, in cui il team di One-O-One Games vi trascina in un enorme hotel abbandonato e isolato da una feroce tormenta di neve. Qui, in perfetto stile Shining, la protagonista dovrà indagare sulle sciagure capitate all’interno della struttura e svelare il mistero dietro al suicidio di una ragazza avvenuto nei primi anni ’90.

Chiudiamo la nostra carrellata sulle produzioni italiane con Daymare 1998, survival horror firmato Invader Studios che ci cala nei panni di tre personaggi differenti per rivivere una drammatica notte dell’agosto del 1998. Una sorta di lettera d’amore ai primi capitoli della saga di Resident Evil e ai film dell’epoca caratterizzata da un gameplay in cui la gestione delle risorse gioca un ruolo fondamentale mentre si procede nella storia scoprendo nuovi dettagli su una cospirazione senza scrupoli.

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