Niente da fare per Paolo Virzì. Il suo La prima cosa bella non è entrato a far parte della short list di nove film dai quali, poi, saranno scelti i cinque titoli che concorreranno come miglior film straniero agli Oscar (le nomination saranno ufficializzate il 25 gennaio). ”Mi dispiace molto – ha dichiarato il regista – ma è stato un grande onore rappresentare il cinema italiano in un momento così importante. Un cinema italiano verso cui ci aspettiamo tutti una maggiore attenzione. Sono pronto a fare il tifo per il prossimo concorrente italiano”. Questi, invece, i nove film scelti tra i 65 in gara: Hors la Loi di Rachid Bouchareb (Algeria); La donna che canta di Denis Villeneuve (Canada); In un mondo migliore di Susanne Bier (Danimarca); Dogtooth di Yorgos Lanthimos (Grecia); Confessions di Tetsuya Nakashima (Giappone); Biutiful di Alejandro Gonzalez Inarritu (Messico); Life, above All di Oliver Schmitz (Sud Africa); Tambien la Lluvia di Iciar Bollain (Spagna); Simple Simon di Andreas Ohman (Svezia).
Ricordiamo, inoltre, che la scelta della commissione italiana di candidare La prima cosa bella per rappresentare il nostro Paese agli Oscar è stata oggetto di una polemica che ha visto il regista Luca Guadagnino in prima linea, a causa dell’esclusione del suo Io sono l’amore. In quell’occasione, Virzì non ha fatto attendere la sua replica al collega.
© RIPRODUZIONE RISERVATA