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Nella scatola di Runewars c’è tutto quello di cui avete bisogno per combattere una battaglia fantasy con un amico, comprese 48 miniature scolpite splendidamente che si montano semplicemente “attaccando” braccia e teste, anche se consigliamo un po’ di colla per resistere ai movimenti sul campo. Peccato per l’interno della scatola: il separatore di cartone va bene per tenere ordinate le miniature non montate, ma avremmo preferito un sistema per riporle dopo averle costruite. Nella scatola troverete poi carte e counter di cartone che serviranno nello svolgimento del gioco, compresi i dadi speciali e le aste per il movimento delle truppe. Si gioca su un tavolo – non c’è una board: quello classico della cucina va benissimo, per esempio. Poi si crea il campo di battaglia (un libro può essere una collina, con un po’ di fantasia!) e si schierano le truppe. Nella scatola ci sono due armate, gli undead e gli umani: a parte gli eroi e i mostri (c’è uno scheletro a “cavallo” di un vermone veramente magnifico!), i soldati e i cavalieri vanno posizionati in unità, usando delle basi di plastica nere già pronte per l’uso.
Come si combatte una battaglia di Runewars? All’inizio di ogni turno, deciderete gli ordini per ogni formazione usando una speciale ruota degli ordini: ogni unità ha la sua, e potrete decidere – per esempio – se quell’unità dovrà muoversi, attaccare i nemici, lanciare le frecce, e via dicendo. Una seconda ruota a fianco della prima racchiude una serie di modifiche: per esempio, potrete trasformare una semplice avanzata in una carica, oppure in una “curva”. Una volta che sono stati assegnati tutti gli ordini, si svelano e si eseguono. Un sistema di ordini in contemporanea che abbiamo già visto in X-Wing (sempre di Fantasy Flight, non a caso!) e che funziona molto bene, decisamente più moderno del classico turno alternato di Warhammer, dove muove prima tutto un esercito e poi l’altro. La risoluzione dei combattimenti è altrettanto diretta: si lanciano i dadi in base alle caratteristiche dell’unità (riassunte efficacemente sulle carte dedicate), si moltiplicano per il numero di basi che costituiscono l’unità stessa, e si divide per il valore dell’armatura nemica. Un’unità da 20 fanti farà molto più male di una da 5, e colpirà più facilmente dei rozzi scheletri senza armatura piuttosto che il vermone super corazzato.
Runewars è un gioco che vivrà di espansioni: già ora sono disponibili diverse scatole che potenziano i due eserciti, e costano circa 30 euro. Non che siano strettamente necessarie: quelle contenute nella scatola base sono più che sufficienti per iniziare a muovere i primi passi nel wargame con miniature, con un sistema di regole snello e relativamente semplice da padroneggiare.
Runewars è distribuito da Asmodee e un prezzo consigliato di 89,90 euro.
Sito ufficiale: http://www.asmodee.it/giochi_runewars.php
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