«Voleva sentire i miei orgasmi»: Jane Fonda svela chi è il regista che ha provato ad avere rapporti con lei
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«Voleva sentire i miei orgasmi»: Jane Fonda svela chi è il regista che ha provato ad avere rapporti con lei

La celebre attrice ha raccontato lo scabroso episodio in una recente intervista

«Voleva sentire i miei orgasmi»: Jane Fonda svela chi è il regista che ha provato ad avere rapporti con lei

La celebre attrice ha raccontato lo scabroso episodio in una recente intervista

jane fonda

Nei giorni in cui tiene banco la polemica nei confronti del Festival di Cannes e la sua presunta condotta verso registi e attori accusati di pesanti reati sessuali, emerge la testimonianza di una celebrità come Jane Fonda che, durante un’intervista, ha raccontato uno scabroso episodio che la riguarda da vicino.

Durante un episodio di Watch What Happens Live, l’attrice due volte premio Oscar (nel 1972 per Una squillo per l’ispettore Klute e nel 1979 per Tornando a casa) ha rivelato infatti il nome del regista che ha tentato di avere un rapporto sessuale con lei, adducendo un pretesto quasi incredibile. 

Bisogna tornare indietro al 1964 e al film Joy House, nel quale Jane Fonda e Alain Delon sono stati diretti dal cineasta francese René Clément, premiato dall’Academy per Le mura di Malapaga e Giochi proibiti. Proprio il suo è il nome che l’attrice ha fatto quando le è stato chiesto di indicare un uomo di Hollywood che ci ha provato con lei ed è stato rimesso al suo posto:

Voleva venire a letto con me, perché diceva che il personaggio doveva avere un orgasmo nel film e aveva bisogno di sentire i miei orgasmi come erano. L’ha detto in francese e io ho fatto finta di non aver capito.

La Fonda, subito dopo, ha fatto intendere di avere numerose altre storie di questo tipo, da navigata star di Hollywood di quegli anni. Clément non può difendersi da questo racconto poco lusinghiero, essendo morto nel 1996 all’età di 82 anni.

Come detto, la sua testimonianza si inserisce nel delicato dibattito che anima il 76° Festival di Cannes. Il giorno dell’apertura della kermesse, il direttore Thierry Fremaux ha risposto alle accuse mosse dall’attrice Adele Haenel, secondo cui Cannes farebbe di tutto per coprire e difendere «i suoi capoccia stupratori». Per scelta politica, l’attrice di Ritratto di una giovane in fiamme si è ritirata dalla recitazione. Accuse che Fremaux ha rispedito al mittente così:

Non lo pensava quando è venuta a Cannes, a meno che non soffrisse di una dissonanza pazzesca. Le persone sfruttano Cannes per parlare di certi temi ed è normale perché diamo loro una piattaforma. Ma se pensaste che è un festival per stupratori, non sareste qui ad ascoltarmi, non vi lamentereste che non riuscite a prendere i biglietti per le proiezioni. 

I nomi più controversi legati al Festival e al mondo del cinema in generale sono sempre quelli: Woody Allen, Roman Polanski, Luc Besson e di recente anche Gerard Depardieu. Controversa anche la presenza di Johnny Depp che, nonostante abbia vinto la causa per diffamazione contro l’ex moglie Amber Heard, è ancora un nome molto divisivo – tanto che la giurata Brie Larson ha ammesso di non sapere se vedrà il suo film.

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Foto: Axelle/Bauer-Griffin/FilmMagic

Fonte: Variety

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