Più di recente il regista del film, Rian Johnson, ne ha infatti nuovamente discusso in un’intervista concessa ai microfoni di The Atlantic: «Ho cercato di dare al film un finale di tutto rispetto, grandioso. Adoro i finali talmente tanto che, anche quando si tratta del secondo capitolo di una trilogia, cerco comunque di dare il meglio per ricontestualizzare quello che era venuto prima e dargli un bell’epilogo che ne facesse un oggetto bello in sé e per sé, è ciò che rende un film un film. Si tratta di qualcosa che si trova sempre meno, c’è quest’idea velenosa di creare a tutti i costi proprietà intellettuali che si è insinuata alle fondamenta dello storytelling. Tutti non fanno altro che pensare a come mungere il più possibile qualcosa. Io invece amo i finali dove dai fuoco alla nave vichinga in mare».

Sebbene Gli ultimi Jedi fosse stato accolto in modo controverso dai fan, Johnson aveva iniziato a sviluppare un altro film del ciclo, che doveva fare da trampolino di lancio per una storia più grande. Su Variety lo scorso ottobre il cineasta, dietro la macchina da presa anche per il più recente Glass Onion – Knives Out, aveva riferito di averne parlato con Kathleen Kennedy, presidente della Lucasfilm: «Ho avuto un’esperienza fantastica nel realizzare Gli ultimi jedi, si tratta solo di una questione di tempistiche».

La sinossi di Star Wars: Gli ultimi Jedi recitava: La luce, l’oscurità. Rey e Kylo Ren, due persone che sembrano in bilico tra questi due lati. Star Wars: Gli ultimi Jedi sembra avere in serbo per loro uno shockante sviluppo… che cosa attende Rey e Kylo riguardo la questione della “Luce e dell’oscurità” mentre entrambi sono sballottati dalla potente Forza? Rey, che nello scorso film ha risvegliato la Forza, si sente persa e insicura. Sarà portata via dall’oscurità?

Foto: MovieStillsDB

Fonte: The Atlantic

Leggi anche: «Mi ha fatto davvero inc***are»: Rian Johnson svela la sua unica critica verso Glass Onion