Wall Street non va mai in crisi
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Wall Street non va mai in crisi

A 23 anni dall’originale, Oliver Stone torna sul luogo del delitto. E, ripartendo dall’America di ieri, racconta quella di oggi: corrotta, ancora avida, piegata al potere. E l’amore? La scintilla può ancora scattare. Almeno sul set…

Wall Street non va mai in crisi

A 23 anni dall’originale, Oliver Stone torna sul luogo del delitto. E, ripartendo dall’America di ieri, racconta quella di oggi: corrotta, ancora avida, piegata al potere. E l’amore? La scintilla può ancora scattare. Almeno sul set…

Come passa il tempo: 23 anni fa Gordon Gekko era uno straordinario ed inarrivabile villain. Il cattivo senza sfumature dotato di eleganza magnetica, oggi gira in metropolitana, deve dividere il taxi e tenta di non farsi sbranare dai ben più agguerriti colleghi che hanno seguitato ad occuparsi di finanza mentre lui, dietro le sbarre, pagava i propri debiti con la società.

Wall Street – Il denaro non muore mai mette subito in chiaro le cose: al galeotto dalle folgoranti bretelle del 1987, appesantito e liftato non troppo efficacemente, nella prima scena vengono restituiti i beni personali. Un tuffo nel passato attraverso un accendino d’oro, un anello e un cellulare dalle dimensioni enormi che pare impossibile sia esistito e che invece tutti abbiamo posseduto (e ormai occultato). Otto anni per frode finanziaria, il mantra dell’“avidità = cosa buona” nella testa e nemmeno un cane che lo vada ad accogliere fuori dalla prigione, anche perché la figliola alternativa e buona (che lavora nel no-profit, ça va sans dire, e come nelle migliori nemesi ha la faccia indifesa di Carey Mulligan) lo detesta con tutta se stessa per molti validi motivi. Il dinosauro Gekko/Michael Douglas, tuttavia (ed è un altro segno dei tempi) non è il cattivo più cattivo del film: ora il vero malvagio è Josh Brolin (bravissimo, così come il solido caratterista Frank Langella), una versione meschina, il che è tutto dire, del Gordon che tutti noi abbiamo amato odiare, un moralista d’accatto con uno sterminato potere bancario e un cinismo agghiacciantemente cieco.
Tra tentativi di riscatto del dinosauro, qualche rimando edipico (il padre di Oliver Stone era agente di Borsa e da ciò nasce la saga Wall Street), la necessità di aggiornare i temi della puntata numero uno con i cambiamenti devastanti portati dalla crisi finanziaria del 2008 e l’immancabile attacco al Sistema, diventato in questi decenni assai più spietato dello squalo Gekko, Oliver Stone apparecchia 136 minuti di cinema che hanno, nel bene e nel male, tutte, ma proprio tutte, le caratteristiche del suo cinema.

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Sotto, alcune immagini del film:

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I protagonisti di Wall Street – Il denaro non muore mai. Da sinistra: Shia LaBeouf (24 anni), è il giovane broker Jacob Moore; Josh Brolin (42, in autunno nel cinecomic Jonah Hex), nei panni dello “squalo” Bretton James; Michael Douglas (66 anni il 25 settembre), alias il villain redento Gordon Gekko, ruolo con cui nel 1987 vinse un Oscar


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Shia LaBeouf con Carey Mulligan, 25 anni. I due sono fidanzati anche nella vita


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Michael Douglas e Shia LaBeouf in una scena del film

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