Washington: ultima frontiera
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Washington: ultima frontiera

La società come la conosciamo oggi rischia il tracollo totale in seguito al propagarsi di un virus. In Tom Clancy The Division 2 sarete l'unico baluardo in difesa di un mondo sull'orlo del collasso, in cui si è scatenata una furibonda lotta civile

Washington: ultima frontiera

La società come la conosciamo oggi rischia il tracollo totale in seguito al propagarsi di un virus. In Tom Clancy The Division 2 sarete l'unico baluardo in difesa di un mondo sull'orlo del collasso, in cui si è scatenata una furibonda lotta civile

Immaginate l’apocalisse. Immaginatela ai giorni nostri, improvvisa, drammatica, destabilizzante ma assolutamente plausibile, insomma una catastrofe in perfetto stile Tom Clancy, scrittore (prematuramente scomparso nel 2013) che ha reinventato i romanzi di fantapolitica, creando il genere techno-thriller, oltre a essere l’ideatore di personaggi come Jack Ryan.

Clancy ha iniziato a collaborare con il publisher Ubisoft nel 1998, per il lancio della serie di sparatutto Rainbow Six. Da quel momento la sua arma è diventata un vero e proprio brand con cui l’editore francese ha contraddistinto una collana di prodotti di enorme successo (dal franchise Splinter Cell a Ghost Recon). Tra questi c’è anche The Division, sparatutto in terza persona che, dopo un primo fortunatissimo capitolo, torna con un sequel ambientato non più a New York ma nel cuore della capitale degli Stati Uniti, Washington DC, diventata nel frattempo l’ultimo baluardo di resistenza per la società come la conosciamo. Un virus è stato diffuso volontariamente per creare il caos, decimare la popolazione e scatenare una guerra civile.

Gli agenti della Divisione sono i soli a opporsi e combattere, ma salvare la nazione è un obiettivo sempre più arduo, soprattutto quando i suoi nemici provengono dall’interno e sono ben infiltrati in uno Stato sempre più corrotto. Il sequel è ambientato 7 mesi dopo il primo capitolo: torneremo qui a vestire i panni di un membro della Divisione e saremo chiamati a portare a termine diverse missioni in un’area urbana open world completamente devastata tra macerie e anfratti che, in caso di scontro con il nemico, offriranno diversi spunti per un approccio tattico pensato per premiare i giocatori più strategici. Punto di forza di The Division 2 è senza dubbio la stratificazione dell’esperienza di gioco. È possibile infatti dedicarsi a una campagna single player (stimata in ben 40 ore), oppure è possibile partecipare a missioni in cooperativa online, e ancora accedere alle Zone Nere.

Si tratta in pratica di aree in cui è possibile combattere con altri player in carne ed ossa. Qui, rispetto al primo capitolo, troviamo ora tre Zone differenti e bilanciate per accontentare anche i giocatori meno esperti o che hanno meno tempo da dedicare al titolo. Altro punto focale per gli sviluppatori è stato concentrarsi sull’endgame, ovvero su tutti quei contenuti che continueranno a coinvolgere l’utente anche una volta terminata l’avventura principale. La guerra civile che sconquassa gli equilibri della società americana immaginata per The Division ispirerà anche un cinegame prodotto da Ubisoft (già alle prese con un porting cinematografico di una delle sue IP più note con Assassin’s Creed) che sarà ambientato a New York, diretto da David Leitch e vedrà protagonista la coppia formata da Jake Gyllenhaal e Jessica Chastain.

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