Una storia tutta al femminile ambientata in a men’s world (l’Inghilterra anni ’60). Una storia di compromessi e lotte sindacali contro un governo (quello guidato da Harold Wilson) titubante. Una storia vera quella raccontata da Nigel Cole in We Want Sex (che in realtà sta per We Want Sex Equality) che risale al 1968, quando le 187 operaie della Ford di Dagenham con uno sciopero ad oltranza diedero vita alla prima grande rivendicazione sindacale femminile che portò alla legge sulla parità di retribuzione. Un film “sociale”, in apparenza dotato di poco appeal e invece costruito secondo la miglior tradizione del cinema inglese: ottimi attori (una grande Sally Hawkins, la Poppy di La felicità porta fortuna, qui perfettamente a suo agio nei panni della battagliera – e fittizia – Rita O’Grady, leader di un gruppo che storicamente pare non aver avuto una guida altrettanto unitaria) e ottima sceneggiatura capace di divertire e commuovere. «Il film contiene quel giusto mix di humour, commedia e dramma che ho sempre cercato» ha dichiarato Cole, bravo nel trascinare immediatamente il pubblico dalla parte delle (sue) donne.
Regia: Nigel Cole
Interpreti: Sally Hawkins, Miranda Richardson, Rosamund Pike, Bob Hoskins, Jaime Winstone, Andrea Riseborough
Trama: Lo sciopero del ’68 guidato da 187 operaie londinesi, che paralizzò la Ford e portò al-la prima legge sulla parità di retribuzione.
Online: www.luckyred.it/wewantsex/
La scheda è pubblicata su Best Movie di dicembre a pag. 114
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