Cannes chiama e Venezia risponde. Il giorno dopo l’annuncio della Palma d’Oro alla carriera a Robert De Niro, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia ha reso noto che per l’82esima edizione è stato attribuito il Leone d’Oro alla carriera al regista tedesco Werner Herzog.
La decisione, si apprende, come sempre è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del Direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera, che ha voluto omaggiare il regista di Nosferatu con il riconoscimento che l’anno scorso è andato a Peter Weir e a Sigourney Weaver. «Cineasta fisico e camminatore instancabile, Werner Herzog percorre incessantemente il pianeta Terra inseguendo immagini mai viste, mettendo alla prova la nostra capacità di guardare, sfidandoci a cogliere ciò che sta al di là dell’apparenza del reale, sondando i limiti della rappresentazione filmica alla ricerca inesausta di una verità superiore, estatica, e di esperienze sensoriali inedite» ha detto Barbera, ricordandone poi i successi.
Herzog si è affermato come uno dei maggiori innovatori del Nuovo Cinema Tedesco, con film come Segni di vita, il già citato remake di Nosferatu, Aguirre, furore di Dio, Fitzcarraldo, Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans e Grizzly Man. La sua carriera è «insieme affascinante e pericolosa, perché consiste in un coinvolgimento totale, nella messa in gioco di sé fino al limite del rischio fisico, dove la catastrofe è costantemente in agguato. Geniale narratore di storie insolite, Herzog è anche l’ultimo erede della grande tradizione del romanticismo tedesco, un umanista visionario, un perlustratore instancabile votato a un nomadismo perpetuo».
Il diretto interessato, a proposito del conferimento del Leone d’Oro alla carriera che riceverà durante la prossima Mostra del Cinema in programma dal 27 agosto al 6 settembre 2025, ha dichiarato invece: «Sono profondamente onorato di ricevere il Leone d’Oro alla carriera dalla Biennale di Venezia. Ho sempre cercato di essere un Buon Soldato del Cinema e questa mi sembra una medaglia per il mio lavoro. Grazie. Tuttavia non mi sono ancora ritirato. Lavoro come sempre. Qualche settimana fa ho terminato un documentario in Africa, Ghost Elephants, e in questo momento sto girando il mio prossimo lungometraggio, Bucking Fastard, in Irlanda. Sto realizzando un film d’animazione basato sul mio romanzo The Twilight World, e interpreterò la voce di un personaggio nel prossimo film d’animazione di Bong Joon-ho. Non sono ancora finito».
Oltre ad aver diretto, scritto o prodotto oltre 50 film, infatti, l’oggi 82enne Werner Herzog negli anni si è prestato anche come attore per i più svariati progetti: lo abbiamo visto per esempio nel 1998 in Al di là dei sogni di Vincent Ward, mentre guidava il personaggio di Robin Williams verso l’Inferno, quindi più di recente in Jack Reacher – La prova decisiva nel 2012 e nella serie The Mandalorian nei panni del Cliente, l’uomo al quale il mercenario protagonista dovrebbe consegnare l’ex Baby Yoda nella prima stagione.
Foto: Pascal Le Segretain/Getty Images
Fonte: Biennale di Venezia
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