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Wildcat: Maya Hawke verrà diretta da suo padre Ethan in un nuovo film, ecco tutti i dettagli del progetto

L'attore dirigerà finalmente la figlia per la prima volta

Wildcat: Maya Hawke verrà diretta da suo padre Ethan in un nuovo film, ecco tutti i dettagli del progetto

L'attore dirigerà finalmente la figlia per la prima volta

Ethan e Maya Hawke

Ethan Hawke ha iniziato le riprese di Wildcat, film dedicato alla vita della scrittrice statunitense Flannery O’Connor che sarà interpretato dalla figlia dell’attore, Maya Hawke, star di Stranger Things.

Accanto a lei, che vestirà i panni della protagonista, nel cast troveremo impegnati anche: la candidata all’Oscar Laura Linney, Philip Ettinger, Rafael Casal, Steve Zahn, Cooper Hoffman (il figlio di Philip Seymour Hoffman, già protagonista di Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson), Willa Fitzgerald, Alessandro Nivola e Vincent D’Onofrio.

Ethan Hawke ha anche scritto la sceneggiatura con Shelby Gaines e figura come produttore del film. «Maya lavora sodo da anni per dare vita a questo progetto, siamo così grati di avere l’occasione di presentare a una nuova generazione di spettatori il genio di Flannery O’Connor – ha commentato Ethan Hawke, a margine dell’annuncio del progetto – Il suo lavoro esplora temi importanti per tutti gli artisti: il connubio tra fede e creatività, il rapporto sfocato tra immaginazione e realtà».

Ethan Hawke aveva già lavorato con sua figlia Maya Hawke alla miniserie The Good Lord Bird, ma Wildcat sarà la prima volta in cui la dirigerà. Le riprese principali hanno battuto il primo ciak lo scorso 10 gennaio a Louisville, Kentucky.

Flannery era una fervente cattolica che viveva nella Bible Belt, il Sud protestante. Si procurò libri di teologia cattolica e occasionalmente teneva conferenze su argomenti religiosi e letterari, viaggiando anche parecchio nonostante la salute cagionevole. 

Divenne famosa soprattutto per i due romanzi La saggezza nel sangue (1952) e Il cielo è dei violenti (1960). Significativi anche i suoi racconti, che in mezzo a situazioni grottesche e personaggi memorabili sottolineano la presenza di un fattore imponderabile nell’esistenza dell’essere umano grazie all’introduzione nella trama di circostanze imprevedibili e a una profonda indagine sui comportamenti umani.

O’Connor scrisse 32 racconti, 2 romanzi, alcune prose d’occasione e più di 100 recensioni di libri per due giornali locali, mentre affrontava la battaglia contro il lupus. Morì al Baldwin County Hospital il 3 agosto 1964, all’età di 39 anni, per complicazioni dovute all’emergenza di un fibroma in aggiunta al lupus. Fu sepolta a Milledgeville, Georgia, al Memory Hill Cemetery. 

Foto: Getty (Bruce Glikas/Bruce Glikas/FilmMagic)

Fonte: Variety

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