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Will Smith dimentica lo schiaffo e rompe il silenzio sullo sciopero degli attori

Anche la star ha voluto dire la sua sulla mobilitazione che sta paralizzando Hollywood

Will Smith dimentica lo schiaffo e rompe il silenzio sullo sciopero degli attori

Anche la star ha voluto dire la sua sulla mobilitazione che sta paralizzando Hollywood

Will Smith sciopero

Will Smith è intervenuto sullo sciopero degli attori del sindacato hollywoodiano SAG-AFTRA, che conta oltre 160.000 membri e iscritti e sta paralizzando l’industria dell’intrattenimento cinematografico, minacciando pesantemente gli equilibri anche per i mesi e forse gli anni a venire. 

Smith è intervenuto sui social con le seguenti parole:

«Come alcuni di voi potrebbero aver sentito, la mia Guild SAG-AFTRA, è in sciopero insieme ai nostri colleghi sceneggiatori del WGA (Writers Guild Award, ndr)», ha scritto Smith su Instagram e Twitter. «È un momento cruciale per la nostra professione», ha aggiunto la star, membro di lunga data del sindacato ma raramente incline, in passato, a interventi su questioni dal taglio politico. 

Tra le moltitudini di commenti in risposta al post di Smith, la Fondazione no-profit SAG-AFTRA si è affrettata a rispondere con un: «Grazie per il tuo supporto Will!». Sony ha annunciato intanto che Bad Boys 4 uscirà negli Stati Uniti il 14 giugno 2024, ovvero il weekend della festa del papà del prossimo anno. Smith, al momento, sembra ormai essersi lasciato alle spalle lo schiaffo a Chris Rock consumatosi il 27 marzo 2022 sul palco degli Academy Awards.

Lo sciopero degli attori, indetto dal 14 luglio, sta gettando nel caos le grandi produzioni cinematografiche e televisive, peraltro già in difficoltà a causa dello sciopero degli sceneggiatori, che si protrae dallo scorso maggio. A coordinare la protesta è, come detto, il sindacato SAG-AFTRA (Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists), che rappresenta oltre 160 mila attori, in coordinamento ovviamente con il WGA (Writers Guild of America).

Una decisione che arriva dopo quattro settimane di trattative infruttuose con l’AMPTP (x), a capo degli studios cinematografici e televisivi. Al cuore delle scontro anche la crescente preoccupazione per l’ascesa delle piattaforme streaming e dei contenuti creati tramite intelligenza artificiale.

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Foto: Getty (Anthony Harvey/Getty Images)

Fonte: Deadline

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