Will Smith ha indicato il peggior film della sua carriera. Ed è totalmente inaspettato

L'attore ha risposto a una serie di domande che gli hanno posto gli utenti dei social, fornendo molte osservazioni sulla sua carriera e rivelando qualche rimpianto

Davide Stanzione

02/10/2021

Will Smith ha partecipato di recente al format della testata GQ Actually Me, rispondendo ad alcune domande a lui indirizzate sui social media da svariati utenti.

L’attore ha parlato, in particolare, dei suoi ruoli migliori e di quelli peggiori, discutendo dell’attualità dei suoi film e di qualche rimpianto che ha costellato la sua comunque ricca e fortunata carriera come star hollywoodiana.

A chi gli chiedeva quali suoi film andassero oltre la realtà, Smith ha così risposto: «Quando facciamo dei film andiamo a trovare le persone che sono in prima linea con alcune tecnologie e ci mostrano cose che verranno sviluppate nei 10, 20 anni successivi. Se guardi Enemy of the State (Nemico pubblico, film di Tony Scott del 1998, ndr), è davvero spaventoso vedere quanto anticipava la condizione da Grande Fratello che stiamo vivendo oggi».

A un utente di Quora che gli ha chiesto quale fosse stato il suo peggior film in assoluto ha invece risposto, puntando prima su quelli che ritiene i suoi apici: «Riguardo i migliori credo sia un pareggio tra i primi Men in Black e La ricerca della felicità. Per motivi diversi sono i film quasi perfetti. Il peggiore? Non lo so, Wild Wild West è di sicuro una spina nel fianco. Vedermi in quelle braghe… non mi piace».

Il film, ambientato a fine ‘800, aveva per protagonisti Jim West (Will Smith) e Artemus Gordon (Kevin Kline), entrambi in cerca del perfido Dr. Loveless (Kenneth Branagh), che tramava per dominare l’America, ed era un connubio effettivamente poco riuscito di western e fantascienza, “insignito” oltretutto di cinque, poco onorevoli Razzie Awards (peggior film, peggior regia, peggior canzone, peggior coppia e peggior sceneggiatura). Smith, oltre a recitare, aveva cantato anche la title track.

Parlando di rimpianti, c’è invece il ruolo di Neo di Matrix poi andato a Keanu Reeves: «Ho sempre pensato che uno studio dovrebbe prendere una sceneggiatura e affidarla a due gruppi di attori, registi e troupe diversi in modo che due diverse versioni di uno stesso script escano in contemporanea al cinema, così da dare alle persone la possibilità di vederle entrambe».

Che ne pensate delle parole di Will Smith? Siete d’accordo con lui o avreste indicato altri film? Ditecelo nei commenti!

Foto: Getty (Jim Spellman/WireImage)

Fonte: GQ (via Deadline)