Wolf Hall, scoppia la polemica per il casting di un attore egiziano: «Non ha nessun senso»
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Wolf Hall, scoppia la polemica per il casting di un attore egiziano: «Non ha nessun senso»

L'acclamata serie storica britannica è finita nel centro del mirino per una contestata scelta creativa

Wolf Hall, scoppia la polemica per il casting di un attore egiziano: «Non ha nessun senso»

L'acclamata serie storica britannica è finita nel centro del mirino per una contestata scelta creativa

Wolf Hall

Wolf Hall, la miniserie britannica in sei parti del 2015 incentrata sulla rapida ascesa di Thomas Cromwell alla corte di Enrico VIII d’Inghilterra fino alla morte di Anna Bolena, si prepara a tornare con una seconda stagione, dopo otto anni di attesa. Tuttavia, una particolare scelta di casting avrebbe suscitato qualche malumore.

Su una rubrica del Daily Telegraph, la giornalista Petronella Wyatt avrebbe infatti criticato la scelta di affidare il ruolo del celebre poeta inglese del XVI secolo Thomas Wyatt all’attore britannico di origine egiziana Amir El-Masry, visto recentemente in The Crown nel ruolo di Mohamed Al-Fayed e apparso sul grande schermo in film come Star Wars: L’ascesa di Skywalker e Assassinio a Venezia.

Nella prima stagione della serie, il poeta era stato interpretato da Jack Lowden e, pur elogiando le credenziali recitative del suo nuovo interprete, la giornalista non ha esitato a criticare una scelta di casting che sembra andare contro la natura storicamente accurata della serie, tacciando inoltre tale scelta di “appropriazione culturale”:

«Apprezzo che sia compito degli attori recitare, e non ho alcuna disputa teorica verso il suo essere interpretato da Mr El-Masry, che è un bravo attore. Ma il casting diverso, se deve funzionare, deve avere una base logica, in particolare in un adattamento tratto da un romanzo che si vanta di autenticità storica

Wolf Hall è un adattamento del romanzo omonimo del 2009 e di Bring Up the Bodies scritti del 2012, entrambi firmati da Hilary Mantel. Petronella Wyatt ha poi aggiunto:

«Se la logica del casting moderno fosse seguita su tutta la linea, agli attori bianchi dovrebbero anche essere dati ruoli sulla base della daltonismo. Ma nel nostro nuovo mondo vigliacco non c’è equità o libertà dall’indignazione morale, nessuna tolleranza onnicomprensiva, solo sbuffi e obbiezioni

Nel 2021 la stessa autrice dei libri Hilary Mantel si era tuttavia espressa a favore di diverse scelte di casting per i personaggi rappresentati nella serie di Wolf Hall:

«È difficile per me, perché per me non sono personaggi, sono persone, e ho un forte senso delle loro apparenze fisiche. Ma non appena ci si sposta sul palco o sullo schermo, questo deve cedere perché ci troviamo nel regno della rappresentazione. Penso che dobbiamo accettare il nuovo pensiero

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: MovieStillsDB

Fonte: Deadline

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