Tra i pregi che vengono maggiormente riconosciuti al cinema di Quentin Tarantino, è la sua capacità di portare su grande schermo un linguaggio e uno sguardo che esce fuori da quegli stessi confini, diventa popolare e comune. Lo dimostra il fatto che per l’action comedy di Jon Watts, con protagonisti George Clooney e Brad Pitt, sia stato scelto il titolo Wolfs – Lupi solitari, riferimento anche abbastanza esplicito a quel Mr. Wolf che in Pulp Fiction, proverbialmente, risolveva problemi.
Fanno esattamente questo i due personaggi interpretati dalle star della saga di Ocean’s, di nuovo insieme sul set per la prima volta dal 2008 e dopo Burn After Reading. Una lunga, lunghissima pausa (fatta eccezione in realtà per l’esperienza di doppiaggio per IF – Gli amici immaginari di John Krasinski), interrotta grazie ad una storia che sembra pensata proprio per celebrarne la reunion e la ritrovata alchimia. Chiamato nel cuore della notte da una cliente in difficoltà, Mr. Clooney (Jack, in realtà, ma così rende meglio) è più che sicuro di poter risolvere anche quel problema. Peccato che sul posto e per aiutare la potente donna arrivi anche un secondo “tuttofare”, Mr. Pitt, chiamato dall’albergo stesso per tutelare se stesso.
I due sono costretti a lavorare insieme per motivazioni forse troppo labili o assurde per reggere tutto l’impianto narrativo, ma trattandosi di action comedy si possono abbuonare. Quello che doveva essere un incarico semplice, tuttavia, si trasforma in un incubo quando scoprono che in quella stanza non c’è solo il corpo di una persona, ma anche qualcosa che può mettere loro stessi in grave pericolo. È l’inizio di un’avventura notturna nel corso della quale entrambi scopriranno che no, non sono davvero gli unici ‘lupi’ in circolazione.
Wolfs – Lupi solitari ruota tutto attorno al restio rapporto tra le due grandi star di Hollywood, che devono parte della loro fortuna anche ai risultati della trilogia di Steven Soderbergh, che li ha consacrati come una delle coppie più affiatate del settore, in grado di bucare lo schermo e restituire un senso di genuina amicizia e intimità tra i loro personaggi. Qui sono invece agli antipodi per simpatia, ma è evidente che siano la stessa faccia di due medaglie diverse: i momenti migliori del film di Jon Watts sono proprio le risate che suscitano i siparietti tra Mr. Clooney e Mr. Wolf, quando scoprono di avere in comune amicizie, metodologie di lavoro e persino piccoli gesti o problemi.
Il lato comedy è quindi ben coperto e chiuso in cassaforte, grazie alla ritrovata coppia di Hollywood. Quello action invece è più deficitario: alcune sequenze che coinvolgono non solo Clooney & Pitt ma anche il giovane Austin Abrams possono essere percepite come eccessivamente insistite, al punto da perdere in adrenalina e coinvolgimento. Anche la trama blandamente thriller, che funge da pretesto per mettere insieme il tutto, non è perfettamente inquadrata, ma in questo caso si capisce la volontà di tenerla volutamente vaga, per dare modo ai due di sovrapporsi nella spiegazione del mistero e creare una nuova situazione comica di pregio.
Wolfs ricalca un certo cinema che ha avuto fortune in tutte le decadi dello scorso secolo: da Dean Martin e Jerry Lewis, Walter Matthau e Jack Lemmon, ma anche Richard Pryor e Gene Wilder e tutte quelle coppie protagoniste di buddy movie. George Clooney e Brad Pitt hanno quel potenziale lì, in questo caso avrebbero forse beneficiato di un film in grado di esaltarli ancora meglio. Potranno però rifarsi nel sequel già annunciato e nel corso del quale chissà che non vedremo, anche solo per un cameo, l’originale Mr. Wolf, Harvey Keitel.
Wolfs, inizialmente previsto nelle sale per settembre, arriverà invece anche in Italia direttamente su AppleTV+ dal 27 settembre 2024.
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