Molto spesso le case di produzione cambiano alcuni dettagli quando si parla di trasposizioni, che siano da fumetti o da romanzi, per far sì che la narrazione sia più efficace possibile. Se però solitamente i fan del prodotto originale riescono a chiudere un occhio, in alcuni casi è facile imbattersi nella loro ira. Lo sa bene David Hayter, lo sceneggiatore di X-Men, il primo cinecomic incentrato sulle avventure dei mutanti (allora prodotto dalla Fox e diretto da Bryan Singer) dove per la prima volta è apparso anche Wolverine.
Come i lettori più avidi sapranno, il lungometraggio non ha quasi niente a che vedere con l’opera originale ma, come anticipato, tutti i cambiamenti sono stati piuttosto funzionali alla narrazione e non si sono sollevate grosse polemiche. Eppure lo scrittore di questo primo capitolo della saga, ha recentemente raccontato che gli studios erano intenzionati a cambiare un particolare del background di Logan, che non avrebbe affatto reso felice il pubblico.
In un breve approfondimento pubblicato su Inverse, Hayter ha spiegato di essere stato contattato dalla produzione per cambiare la nazionalità dell’eroe: «Uno dei momenti di maggior orgoglio che ho avuto durante il primo film è stato quando sono stato chiamato in uno degli uffici del produttore e mi hanno detto: “Ehi, possiamo trovare Wolverine in Alaska invece che in Alberta e renderlo americano?” – ha raccontato lo sceneggiatore – Sapevo che sarebbe successo, ma ero pronto. Ho detto loro: “Lo sanno tutti che è canadese e i fan ti uccideranno”. Non avevo potere in questa situazione, ma ho mantenuto la mia posizione e lui è rimasto canadese».
Come ha spiegato l’autore di X-Men, difficilmente i lettori avrebbero accettato questo particolare cambiamento ma, per fortuna, è riuscito a farsi ascoltare e tutto è andato per il meglio.
Foto: Fox
Fonte: Inverse
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