Con una buona dose di hype ancora addosso dopo il debutto dell’epico trailer ufficiale, torniamo a parlare di Diana Prince e di Wonder Woman 1984, il sequel che metterà la principessa delle Amazzoni faccia a faccia con due nuovi, temibili villain: l’acerrima nemica dei fumetti Cheetah, e il misterioso Max Lord.
Da quando questo secondo capitolo è stato annunciato, un po’ tutti ci siamo chiesti non solo il motivo per cui sarà ambientato proprio in un anno così preciso, ma anche perché quel 1984 sia così importante da essere persino specificato nel titolo. Sarà legato ad un evento storico particolare? Si tratta di una scelta casuale? O magari ci sono altre ragioni che ignoriamo?
A svelare l’arcano è la regista Patty Jenkins, che in una recente intervista concessa a Cinema Blend, ha chiarito alcuni punti relativi all’ambientazione del cinecomic:
«Perché il 1984? Volevamo portare Diana nel mondo moderno, ma gli anni ’80 sono soprattutto il periodo a cui tutti associano maggiormente Wonder Woman. Quindi è stato bello vederla lì. E cosa ancora più importante, si tratta del momento in cui la civiltà occidentale ha raggiunto il suo apice: un successo che è alla base del mondo in cui oggi viviamo. Quindi ero curiosa di vedere come sarebbe stato lo scontro tra Wonder Woman e il nostro sistema di valori moderni, di scoprire che tipo di villain avrebbe generato e di vedere cosa sarebbe successo a quel punto. Quindi si è trattato di un processo piuttosto naturale.»
Wonder Woman 1984 arriverà nelle sale il 5 giugno 2020, vantando un cast che comprende Gal Gadot, Chris Pine, Kristen Wiig, Pedro Pascal, Robin Wright, Connie Nielsen, Gabriella Wilde e Ravi Patel.
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