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Woody Allen contro la cancel culture: «La più grande stupidata della nostra generazione»

Secondo il regista, questa tendenza è fonte di imbarazzo e un giorno ce ne vergogneremo.

Woody Allen contro la cancel culture: «La più grande stupidata della nostra generazione»

Secondo il regista, questa tendenza è fonte di imbarazzo e un giorno ce ne vergogneremo.

woody allen

Woody Allen punta il dito contro l’elefante nella stanza. Il celebre regista, al lavoro sul suo 50° film e recentemente al centro di un misunderstanding circa un suo presunto ritiro dal mondo del cinema, ha parlato apertamente del fenomeno della cancel culture. Un aspetto della società attuale che lo ha toccato da molto vicino.

Parlando con ABC Spagna, ha affrontato tanti argomenti, incluso il declino del cinema americano. Le ultime interviste di Woody Allen sono segnate dal pessimismo, come quando pochi mesi fa ha dichiarato di aver perso la voglia di fare film. Questa volta, però, si è scagliato anche contro quella cancel culture che gli è costata una buona fetta di credibilità in patria.

«L’umanità si è costantemente comportata in modo stupido nel corso della storia. La cancel culture è la stupidità della nostra generazione» ha dichiarato. Secondo Woody Allen, questa tendenza verrà superata e ci guarderemo indietro come nell’era McCarthy – quel periodo negli anni ’50 segnato da un’esasperata caccia ai filocomunisti. «Ce ne vergogneremo ha aggiunto Allen – Ci diremo: ‘Mio Dio, le persone lo hanno fatto davvero e l’hanno accettato?’».

Il quattro volte premio Oscar ha menzionato insegnanti e professori universitari licenziati, scienziati screditati e attori messi nelle liste nere: «Le persone alla fine se ne renderanno conto. […] Ci sono già molte persone che vedono la cancel culture per quello che è: un imbarazzo».

Woody Allen è senza dubbio tra coloro che è stato investito da questa nuova ondata: pur restando uno dei registi più influenti della storia del cinema contemporanea, gli ultimi anni sono stati segnati da uno scandalo tardivo. La nascita del movimento #MeToo ha riportato in auge vecchie accuse di molestie nei confronti della figlia Dylan Farrow. Una vicenda che non ha mai portato a condanne, ma che ha spinto molte celebrità a prendere le distanze da lui.

L’uscita del film A Rainy Day in New York è stata sospesa da Amazon Studios e ne è seguita una causa tra Woody Allen e la produzione. Il tutto è stato risolto con la restituzione dei diritti di distribuzione negli Stati Uniti al regista e una risoluzione consensuale a novembre del 2019.

Cosa ne pensate? Woody Allen ha ragione a scagliarsi contro la cancel culture? Fatecelo sapere nei commenti.

Foto: Dimitrios Kambouris/Getty Images

Fonte: ABC Spagna

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