Woody Allen si scaglia contro il politically correct: «È una sciocchezza, gli artisti devono essere liberi»
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Woody Allen si scaglia contro il politically correct: «È una sciocchezza, gli artisti devono essere liberi»

L'amato regista e comico newyorkese ha espresso il suo punto di vista sui più dibattuti temi d'attualità

Woody Allen si scaglia contro il politically correct: «È una sciocchezza, gli artisti devono essere liberi»

L'amato regista e comico newyorkese ha espresso il suo punto di vista sui più dibattuti temi d'attualità

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Woody Allen nelle ultime ore è stato protagonista di una attesa intervista durante la quale ha espresso il suo punto di vista su alcuni dei temi che maggiormente stanno animando il dibattito nel mondo cinematografico.

Il celeberrimo filmmaker newyorkese è stato infatti ospite di Diego Bianchi nella cornice del talk show Propaganda Live in onda su La7, esprimendosi a ruota libera su un tema controverso come il politically correct nell’industria dell’intrattenimento. Su questo punto Allen si è detto apertamente schierato, argomentando la sua posizione con dovizia di particolari:

«Io sono contrario a qualsiasi tipo di interferenza sui libri o sui film. Gli artisti fanno quello che vogliono, devono essere liberi. Il politically correct è una sciocchezza, gli artisti devono fare quello che vogliono e poi sta a noi accettare o rigettare quello che propongono. Ci sono sempre stati gruppi, fazioni cui non piacciono artisti, battute, canzoni

Il regista ha poi aggiunto:

«Ci sono più limiti oggi? Non credo ce ne siano di più, anni fa c’erano gli stessi problemi con la censura, a volte erano anche peggiori. È la democrazia, bisogna accettare che ci siano persone che non hanno lo stesso punto di vista

Una particolare riflessione è stata poi dedicata alla figura del comico che, soprattutto negli ultimi tempi, è spesso nel centro del mirino:

«Non credo che tutti i comici debbano pontificare o diventare filosofi, a me non interessa il loro pensiero, non ascolto un comico per il suoi punto di vista politico sociale o personale. Mi interessa solo chi fa ridere e chi no. Mi piace chi sa divertire. Finché non è un esortazione alla violenza o all’odio razziale, le battute sono battute. Ci sarà sempre chi si offende. Negli Stati Uniti chiedono la censura per libri che leggiamo da 100 anni, è assurdo. Un tempo censuravano Shakespeare, ora ridiamo di quelle persone e le chiamiamo stupide

Woody Allen ha inoltre espresso il suo punto di vista su un altro tema di scottante attualità come lo sfruttamento sempre più vasto dell’Intelligenza Artificiale nel campo dell’intrattenimento, soprattutto in quello cinematografico:

«In nessuna circostanza possono prendere un attore e duplicare il suo volto, il suo corpo e la sua immagine per poi utilizzarlo con l’intelligenza artificiale, a meno che non sia d’accordo. Se non lo è, la legge deve impedirlo. È una terribile minaccia sotto molti punti di vista, professionale soprattutto. Sono al 100% a favore dello sciopero per quanto riguarda l’AI. Economicamente invece non saprei cosa dire

Cosa ne pensate delle parole di Woody Allen? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: Munawar Hosain/Fotos International / Getty Images

Fonte: Repubblica

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