Con X-Men: Apocalisse (qui la nostra recensione) si chiude la seconda trilogia sui mutanti Marvel, cominciata negli anni ’50 con X-Men: l’inizio e ora arrivata agli anni ’80 con la lotta tra i ragazzi di Charles Xavier e il villain di Oscar Isaac. Un arco di circa trent’anni che ha portato i protagonisti avanti e indietro nel tempo, nella loro versione giovane. Scelta azzecata e necessaria per rinnovare il ciclo precedente, iniziato nel 2000 da Bryan Singer e con Wolverine e soci già belli maturi e ben consapevoli dei propri poteri.
Alt, però, prima di pensare che il sipario cali definitivamente sul franchise: le strade da percorrere sono ancora molte e Apocalisse di certo non le sbarra. Lo sottolinea Simon Kinberg, produttore e sceneggiatore della saga, quando svela i primi, stuzzicanti dettagli della scena post titoli di coda: «È un riferimento ai nuovi, possibili film. Certamente il prossimo film su Wolverine è collegato a ciò che succede alla fine di X-Men: Apocalisse, ma verrà introdotto almeno il nome di un altro personaggio, che potrebbe comparire in qualsiasi altro capitolo degli X-Men. Forse nel film su Gambit, forse in un altro…».
Il mistero resta, ma è chiaro come la saga X sia ben lungi dal concludersi: il futuro, infatti, ci riserva Wolverine 3 (l’ultimo con Hugh Jackman), New Mutants e proprio Gambit con Channing Tatum.
X-Men: Apocalisse uscirà nelle sale il prossimo 18 maggio.
Fonte: Collider
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