Spoiler alert! Quanto segue, da questo momento, riguarda le scene post credits di X-Men: Giorni di un Futuro Passato. Se non avete già visto il film – o se semplicemente non volete sapere di che cosa stiamo parlando – è meglio se vi fermate qui. Altrimenti… Altrimenti, come sempre, “lettore avvisato, mezzo salvato”.
Alla fine di X-Men: Giorni di un Futuro Passato, viene proiettata una scena (sì, c’è; e sì, bisogna aspettare un bel po’ prima di vederla). Una scena in cui c’è un ragazzo, che alza le mani al cielo e che costruisce con la sola forza del pensiero una piramide, e quattro cavalieri sullo sfondo, in controluce. Simon Kinberg, sceneggiatore del film, ha spiegato in una recente intervista di che cosa si tratta: «È Apocalypse (il villain del prossimo film sugli X-Men, ndr)».
«La scena post-credit è un richiamo al film su Apocalypse. Ora, l’Apocalyse che vedete – il ragazzo – probabilmente non sarà lo stesso che reciterà nel film. È un’occhiata molto profonda al passato del personaggio, ma il nostro film non sarà ambientato nell’antico Egitto e molto probabilmente non ci sarà un Apocalypse così giovane». Anche perché, dando un’occhiata al suo background, quello scritto nei fumetti Marvel, Apocalypse è nato nel 3000 avanti Cristo e sarebbe decisamente impossibile farlo interagire, in quell’epoca, con i nostri eroi, gli X-Men. I quattro cavalieri sullo sfondo sono i “suoi” cavalieri: i cavalieri di Apocalypse.
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Fonte: IGN
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