Zach Galifianakis: «Io come Alan? Sono più magro! E intelligente...»
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Zach Galifianakis: «Io come Alan? Sono più magro! E intelligente…»

Faccia a faccia con il protagonista assoluto di Una notte da leoni 3

Zach Galifianakis: «Io come Alan? Sono più magro! E intelligente…»

Faccia a faccia con il protagonista assoluto di Una notte da leoni 3

«Mi chiedo come mai se uno recita nel ruolo dello spaventapasseri la gente non pensa che sia uno spaventapasseri anche nella vita, mentre di me si pensa che sia esattamente come il personaggio che interpreto. Non è molto lusinghiero. Ecco, dovevo dirlo, io e Alan non ci assomigliamo per niente!». Poteva essere Ercole? L’ultimo supereroe della famiglia Marvel? Il protagonista di un film di Spielberg? Il cattivo in maschera in un film di Nolan? No, a Zach Galifianakis è toccato lo sciocco, casinista, problematico e molto amato Alan, star indiscussa di Una notte da leoni e protagonista assoluto di questo terzo, e conclusivo, film della serie.

Cosa dobbiamo aspettarci di nuovo da questo terzo film?
«Questa volta non c’è la notte dimenticata e il protagonista sono io, che per qualche ragione, mi trovo impelagato in una faccenda molto dark con una vecchia conoscenza del gruppo che ci coinvolge in un’ avventura esplosiva. Ci metteremo in auto e poi… vedrete. È anche un film d’azione vero e proprio: se non ci fosse la parte umoristica potrebbe tranquillamente essere un blockbuster di quelli “eroi, sparatorie ed esplosioni”. Hanno investito davvero tanti soldi e li abbiamo usati tutti».

Quindi ci saranno più novità che nel secondo film?
«Assolutamente. E sarà più divertente! Non è che il secondo lo fosse, ma non poteva competere con il primo, che aveva l’elemento della sorpresa e si presentava come qualcosa di inedito. Poi, pressati anche dalle necessità commerciali, abbiamo fatto un film troppo simile e forse non abbiamo azzeccato tutto. Però credo che senza il confronto con l’originale sarebbe stato maggiormente apprezzato. Questa volta prendiamo una strada completamente diversa, e credo che per molti aspetti sia più simile al primo come tono e freschezza».

Ora siete tutti sulla cresta dell’onda, ma all’inizio per realizzare il film immagino avete dovuto fare carte false?
«Non carte false, ma quasi. Siamo stati fortunati, nel senso che lo studio aveva investito poco nel film quindi siamo passati inosservati fino a quando era troppo tardi per tornare indietro e renderlo più adatto ai canoni di Hollywood. Poi, dopo il successo, abbiamo avuto carta bianca e siamo qui a parlare del terzo film».

 

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