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Zack Snyder ha cospirato con Ray Fisher per avere la sua Justice League? L’attore va su tutte le furie

L'interprete di Cyborg ha risposto alle accuse mosse dall'articolo di Rolling Stone

Zack Snyder ha cospirato con Ray Fisher per avere la sua Justice League? L’attore va su tutte le furie

L'interprete di Cyborg ha risposto alle accuse mosse dall'articolo di Rolling Stone

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La parola fine sulla travagliata storia produttiva attorno a Justice League non è ancora stata scritta. Nella giornata di ieri è emerso, tramite un lungo e discusso articolo di Rolling Stone, che la Warner Bros. ha commissionato due report per dimostrare come il sostegno alla Zack Snyder’s Justice League sia stato alimentato da una buona parte di account falsi. Non solo: sono stati sollevati dubbi sul coinvolgimento diretto del regista e della star Ray Fisher, che non ha esitato a rispondere al fuoco.

Primo alfiere della battaglia per dare a Snyder la sua versione del film, nessuno come Ray Fisher ha sparato a zero su Joss Whedon. L’interprete di Cyborg, la cui storia nel film è sensibilmente migliorata nella Snyder Cut, ha accusato Whedon di comportamenti scorretti. Nel frattempo, è emerso che lo stesso regista si sarebbe impuntato per far rimuovere i nomi di Geoff Johns e del produttore Jon Berg dai titoli di coda.

Secondo quanto si legge nell’articolo di Rolling Stone, «Quasi tutti gli insider intervistati ritengono che Fisher e Snyder abbiano lavorato in tandem, basandosi sui tweet di Fisher arrivati direttamente dalle richieste dietro le quinte di Snyder». La testata accusa Snyder e l’attore di aver “militarizzato” la fan base DC affinché la campagna #ReleaseTheSnyderVerse avesse successo, e hanno specificato che «Ray Fisher si è rifiutato di commentare».

Proprio quest’ultima frase ha mandato su tutte le furie l’attore classe 1987, che tramite alcuni tweet ha richiesto a gran voce che l’articolo venga modificato. «Né io né altri del mio team ci siamo mai rifiutati di commentare a Rolling Stone – ha scritto – Questo tipo di rumor è offensivo, dannoso e volontariamente evasivo sui fatti».

Il tweet è stato visto e replicato da Noah Shachtman, editor-in-chief della testata: nel suo tweet ha mostrato lo screenshot di una mail in cui si richiede da Ray Fisher una risposta entro le 5 del pomeriggio, altrimenti la storia sarebbe stata pubblicata senza un suo commento. A questo messaggio, Fisher ha replicato a sua volta mostrando un’altra parte della mail e scrivendo: «Bel tentativo, ma avete tagliato la parte in cui Tatiana Siegel [la giornalista responsabile del report su Justice League e Zack Snyder, ndr] ha cambiato la deadline per il mio team». Ed ha poi aggiunto: «Provare a trasformare mezza mail in un “fregato” non vi porterà da nessuna parte. Tenete a freno i vostri impiegati, è imbarazzante ed amatoriale».

Nello stesso articolo, vengono mosse accuse specifiche nei confronti di Zack Snyder. Come detto, il sospetto è che abbia attivamente lavorato per spingere i fan a “pretendere” la sua versione di Justice League alla Warner Bros. Quello che viene aggiunto ora, è che secondo 20 persone coinvolte nella lavorazione il regista non si sarebbe limitato a tweet e sostegno virtuale ai suoi fan.

Un insider vicino alla Warner ha fatto notare, per esempio, che gli spazi pubblicitari a Times Square relativi alla campagna #ReleaseTheSnyderCut e l’aereo che ha sorvolato il Comic-Con sono entrambi estremamente costosi: senza campagne Kickstarter relative all’iniziativa, dietro alla fan base potrebbe esserci un finanziatore? E – questo il sospetto – potrebbe essere stato proprio Snyder?

Il caso si sta gonfiando a dismisura e il DCEU potrebbe essere un problema: oltre ad aver pagato circa 100 milioni in più per far uscire la Zack Snyder’s Justice League, ora la major deve fare i conti con un fandom sempre più schierato dalla parte del regista. Il futuro del franchise, insomma, sembra sempre più polarizzato.

Foto: Karwai Tang/WireImage – WB

Fonte: Rolling StoneTwitter

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