Alla première londinese di Dune: Parte 2 ha lasciato tutti a bocca aperta con il suo look futuristico. Ma a quanto pare l’iconico outfit di Zendaya ha comportato anche degli effetti collaterali non da poco.

Sul red carpet, a sorpresa, l’attrice si è presentata indossando una creazione storica di Thierry Mugler, una tuta in “full-body metal e plexiglas“, realizzata in collaborazione tra Mugler e l’artista Jean-Jacques Urcun in occasione del 20° anniversario della casa di moda nel 1995.

È stata proprio Zendaya stessa a proporre il look da androide al suo stilista, come ha raccontato a Vogue: «Tutti conoscono quella tuta. Mi chiedevo quindi se potessi indossarla. Ho mandato la foto al mio stilista e gli ho chiesto: “E se indossassimo questa alla première?”. Mi ha risposto: “Ma sei seria? Non mi prendere in giro. Non iniziare a farmi lavorare a qualcosa, per poi pentirti all’ultimo momento perché ti spaventa».

Sorprendentemente, nonostante i pezzi rigidi del capo, la prima prova è andata benissimo: «L’ho provato e ho detto: “Ragazzi, sembra che mi entri”. Era perfetto, mi sembrava assurdo. Tutti dicevano cose come: “Sembra destino” e cose del genere».

È allora che sono iniziati i problemi: «Dopo averlo indossato per circa dieci minuti, ho iniziato a sentirmi male. Le parti in metallo si surriscaldano molto rapidamente e intrappolano il calore all’interno. Io indossavo una tuta da capo a piedi, perciò sotto c’era un altro strato di materiale a coprire la pelle».

«Man mano che la data si avvicinava continuavo a pensare: “È una pessima idea. Perché l’ho fatto?” – ha rivelato Zendaya -. Ma alla fine l’ho indossato, sono andata sul red carpet, ce l’ho fatta». Per sicurezza, comunque, l’attrice ha optato per cambiarsi subito dopo la sfilata, indossando un abito nero sempre di Mugler.

Ma i suoi outfit da urlo non sono certo finiti qui, e Zendaya sta continuando a stupire durante la promozione del suo nuovo film Challengers…

Fonte: EW
Foto: Jeff Spicer/Getty Images for Warner Bros. Pictures